Pari e patta ai ballottaggi: Cdl-Unione finisce 4-4

Finiscono 4 a 4 i ballottaggi negli otto comuni del Lazio con più di 15mila abitanti in cui il primo turno del 28 e 29 maggio non era bastato per scegliere il sindaco. Alla Cdl vanno Terracina in provincia di Latina (dove il centrodestra ha fatto filotto), Anagni in provincia di Frosinone e Marino e Mentana in provincia di Roma. Il centrosinistra risponde con Ariccia, Civitavecchia e Pomezia in provincia di Roma e Sora in provincia di Frosinone. Previsioni rispettate ovunque tranne che a Pomezia, dove l’Unione ha ribaltato la «griglia» di partenza. L’esponente dell’Unione Enrico De Fusco, che partiva dal 40,4, ha scavalcato con il 53,4 per cento Massimiliano Cruciani della Cdl, passato dal 45,1 al 46,6. In consiglio 6 seggi ai Ds, 5 alla Margherita, 4 ad An, 3 a Di Pietro, Nuovo Psi, Forza Italia e Udc, 1 a Rifondazione.
A Terracina invece riconfermato Stefano Nardi di An, che già al primo turno aveva mancato di poche decine di voti la vittoria e che ha incrementato il vantaggio del primo turno sull’avversario Vincenzo Recchia. Nardi ha ottenuto il 63,5 per cento dei voti contro il 36,5 di Recchia: al primo turno il suo vantaggio era stato di 16,2. Il nuovo consiglio comunale vede sei seggi ad An, cinque a Forza Italia, quattro ai repubblicani e tre all’Udc oltre al sindaco. Gli altri seggi vanno all’Unione. Ad Anagni vittoria risicata per Carlo Noto, sindaco uscente della Cdl, che ha strappato il 51,4 (partiva dal 41) superando di un’incollatura Vincenzo Diurno, che ha ottenuto il 48,6 partendo dal 36,7. In consiglio siederanno 12 esponenti della Cdl (il partito più rappresentato è An con 3) e 6 dell’Unione. Anche a Mentana vittoria annunciata della Casa delle libertà con Guido Tabanella, ultimo sindaco prima dell’arrivo del commissario prefettizio: al primo turno si era fermato a un passo dalla vittoria, con il 49 per cento, ieri dalle urne è uscito fuori un 54,2 per cento che ha reso vana la rimonta del candidato del centrosinistra Lucio Cantagalli, issatosi dal 33,5 per cento ottenuto il 28 e 29 maggio fino al 45,8 per cento dei voti. In consiglio 5 seggi per An, 4 per l’Udc e 3 per Forza Italia, mentre il centrosinistra sarà rappresentato da 4 consiglieri dell’Ulivo e da uno della Rsa nel Pugno. A Marino Adriano Palozzi della Cdl è il nuovo sindaco: ha ottenuto nel ballottaggio il 54,1 per cento (partiva dal 36,8) contro il 45,9 dello sfidante Alessandro Coloni, a cui, partendo dal 21,8 per cento, non è bastato l’apparentamento con Sandro Carracci. In consiglio, 5 seggi a Forza Italia, An e a una lista civica di centrodestra, 3 alla Margherita, 2 ai Ds e Udc, 4 sparsi ad altrettante liste civiche, due di centrosinistra e due di centrodestra.
Veniamo invece agli altri tre comuni conquistati dal centrosinistra. Ad Ariccia si è imposto Emilio Cianfanelli, con il 62,8 per cento dei voti contro il 37,2 di Vittorioso Frappelli (Cdl). Al primo turno era stato 45,5 contro 29,2. In consiglio 13 seggi a 5 per il centrosinistra.

A Sora è invece Cesidio Casinelli a portare l’Unione alla vittoria, incassando il 61,5 per cento, con un netto balzo in avanti rispetto al 47,8 del primo turno; sconfitto Francesco Ganino della Cdl, indietreggiato addirittura dal 45,5 al 38,5 malgrado l’apparentamento con Flavio Tanzilli, che al primo turno aveva ottenuto il 6,7 per cento. Infine Civitavecchia, dove Gino Saladini ha vinto con la percentuale più alta (il 66,1 per cento partendo dal 42) battendo Gianni De Paolis, che ha ottenuto il 33,9 partendo dal 19,6.

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