da Parigi
La Francia sta per ripristinare lincentivo alla rottamazione delle auto, destinato a rilanciare il mercato nazionale del settore e a regalare qualche momento di felicità ai costruttori Renault e Psa (Peugeot-Citroën).
Diversamente da quanto accadde negli anni Novanta (allepoca dei primi ministri Edouard Balladur e Alain Juppé, rimasti in carica rispettivamente dal 1993 al 1995 e dal 1995 al 1997), lincentivo non sarà tuttavia finalizzato al rilancio della produzione automobilistica. Stavolta lintera impalcatura dei finanziamenti pubblici, a favore di chi cambierà la propria auto, sarà basata sul principio della difesa dellambiente. Benché gli industriali dellauto siano destinati a trarre un vantaggio da questa iniziativa, annunciata dal ministro dellEconomia Christine Lagarde, la prospettiva in cui il governo agisce è la conseguenza della recentissima «conferenza ecologica», svoltasi a Parigi per iniziativa del presidente Nicolas Sarkozy. In tale occasione proprio Sarkozy ha dichiarato che il governo intende «finanziare il ritiro delle vecchie automobili inquinanti grazie a un premio alla rottamazione progressivo e duraturo, destinato a favorire lacquisto di vetture più rispettose dellambiente».
La filosofia del nuovo programma di rottamazione, che dovrebbe partire in dicembre, è dunque quella ambientalista. Ecco il ministro dellEcologia Jean-Louis Borloo preannunciare linserimento del futuro incentivo allacquisto di nuove auto nel contesto della «legge quadro sullambiente», attualmente in preparazione. Lammontare del prossimo incentivo potrebbe essere di circa 1000 euro e non è ancora chiaro quali automobili potrebbero comportare laiuto statale, al momento della loro sostituzione con veicoli nuovi. Si parla genericamente di «auto molto inquinanti» e si lascia intendere che il prossimo «ringiovanimento» del parco nazionale delle quattro ruote potrebbe comportare la sostituzione delle vetture di almeno sette-otto anni di vita. Il finanziamento di questo programma avverrà, almeno parzialmente, grazie allinasprimento fiscale sulle auto considerate più inquinanti e soprattutto sui Suv.
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