da Parigi
«Ha sbagliato», dice Nicolas Sarkozy a proposito dellazione dellOng francese LArca di Zoe, che ha tentato di trasportare dal Ciad a Parigi 103 bambini, presentati come orfanelli del Darfur (la vasta regione del Sudan nella quale è in atto una terribile crisi umanitaria), che in realtà sono originari del Ciad e hanno genitori in vita. Quella che doveva essere unoperazione di buon cuore si è rivelata uniniziativa ambigua e comunque un fallimento totale. Le famiglie francesi e belghe, destinate a ricevere i bambini, protestano con il governo del Ciad, ma anche sul loro comportamento (e sul denaro versato allOng) le autorità intendono fare piena luce.
La magistratura del Ciad ha incriminato ieri per «traffico di minori» i 16 europei - i responsabili dellOng, due giornalisti al seguito e i membri spagnoli dellequipaggio dellaereo noleggiato per trasportare i 103 piccoli - che erano stati fermati nei giorni scorsi. «Siamo al fianco dei nostri connazionali anche se disapproviamo lazione illegale e irresponsabile che essi hanno compiuto», dice la ministra francese per i Diritti umani, Rama Yade.
Il ministero degli Esteri francese è in imbarazzo perché sulle prime ha cercato di far credere dessere alloscuro delloperazione, mentre in seguito si è scoperto che i rappresentanti della Francia in Ciad avevano collaborato con lOng, trasportando su mezzi militari i suoi quadri e il suo materiale logistico. Si ha la sensazione che le autorità del Ciad, una delle ex colonie rimaste più dipendenti da Parigi, stiano utilizzando la polemica per dimostrare la propria effettiva autonomia dalla Francia.
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