Park e giardino, il sogno impossibile dell’Acquasola

Gentile dott. Lussana, il suo articolo sull'Acqua-sòla mi trova completamente d'accordo.
Anche io sono preoccupato perché il Comune sembra disposto a buttare un mare di soldi (di noi contribuenti) pur di non fare il parcheggio.
Sono dispiaciuto perché ho l'ufficio davanti all'Acquasola e se ci fosse un parcheggio di fronte, sarebbe un vantaggio per noi che lavoriamo lì ed anche per i nostri clienti che vengono a trovarci.
Ma penso anche ai turisti che arrivano a Genova in auto e non trovano parcheggio, e talvolta mi fermano per strada e mi chiedono dove possono andare a piazzare la macchina.
Vorrei anch'io continuare a fruire dei giardini dell'Acquasola, perché come nonno mi capita di portarci i nipotini, ma li vorrei più belli ed accoglienti, non abbandonati come ora.
Penso che il parcheggio interrato in cima a via XII Ottobre è stato fatto senza tanta cagnara, ed il giardino sovrastante è rinato più bello di prima.

Possibile che il confronto sia solo fra il fare il parcheggio distruggendo il giardino, o non farlo per niente (lasciando il giardino fatiscente com'è)?
Non è possibile concordare invece un intervento rispettoso, che alla fine ci dia un parcheggio (di cui c'è bisogno) ed un nuovo giardino rimodernato ed aggiornato?
Il mio amico Andrea Agostini imperversa sui mass-media pompando la (ristretta) visione di un comitatino, ma sono convinto che i pareri di chi abita e lavora vicino all'Acquasola possano essere anche molto diversi dalla vulgata dei comitati.