«Parlo zeneize per farmi capire»

Andrea Molinari: «D’ora in poi userò solo il dialetto, contro il degrado del Ponente»

«Parlo zeneize per farmi capire»

«Allora non parliamo la stessa lingua» si dice quando si discute senza capirsi. Ecco, Andrea Molinari il consigliere della Lega Nord nella Circoscrizione Ponente ha pensato che, visto che finché parlava in italiano pareva un muto coi sordi, tanto vale provare a parlare zeneize. E così farà, dalla seduta del consiglio di oggi e per sempre.
«Parlerò solo dialetto, per una forma civile di protesta verso il grave stato di abbandono in cui versa il Ponente, una delegazione in cui le decisioni vengono prese solo dall’alto e mai nell’interesse dei cittadini». Un esempio su tutti l’istituzione delle strisce gialle senza che nessuna Circoscrizione interessata sia stata almeno interpellata. A Ponente poi, lamenta la Lega che il sindaco Giuseppe Pericu in cinque anni di mandato s’è palesato solo per tagliare un nastro.

La «lingua» genovese, spiega il segretario provinciale Bruno Ferraccioli, sarà anche un modo per rimarcare l’identità della popolazione a fronte delle tante difficoltà sorte «dalla pretesa integrazione con gli extracomunitari». L’inziativa, annuncia, verrà replicata a breve in altre Circoscrizioni. Naturalmente all’urlo di: «Strenzo i denti e parlo ciæo»

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