Parmalat chiude la class action

da Milano

Parmalat chiude un annoso capitolo giudiziario raggiungendo un accordo di transazione con la «class action» pendente al tribunale federale di New York.
In base a questa intesa, la società guidata da Enrico Bondi si è impegnata a trasferire alla «classe» 10,5 milioni di azioni Parmalat come soddisfazione onnicomprensiva per qualsiasi pretesa fatta valere in ogni parte del mondo. Parmalat, inoltre, ha assunto l’impegno di contribuire fino a un milione di euro per le spese di notifica ai membri della «classe». Il valore dell’operazione è stimato in circa 24 milioni di euro. Secondo Parmalat la soluzione concordata elimina il «drenaggio» di risorse e spese di difesa e toglie incertezza al valore del titolo, che a Piazza Affari ha guadagnato l’1,77 per cento. Proseguono intanto i movimenti nell’azionariato di Parmalat dopo l’assemblea di bilancio del 9 aprile e intorno allo stacco della cedola, avvenuto il 21 aprile.

Scendono sotto la soglia rilevante del 2% Monte Paschi e Société Générale Asset Management, mentre Ubs ricompare tra i soci sopra il 2 per cento.
È quanto emerge dagli aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti.

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