Intesa Sanpaolo lascia la partita Parmalat. Nellultimo giorno utile per depositare (o cancellare) la liste in vista dellassemblea, chiamata il 25, 27 e 28 giugno a rinnovare il cda, la banca ha ritirato i propri candidati, guidati dallattuale ad Enrico Bondi. La decisione sancisce così la prossima uscita del manager e il futuro francese di Collecchio, dopo che il gruppo Lactalis, azionista con il 29,9%, ha lanciato unOpa sul totale del capitale.
Intesa, socia di Parmalat con il 2% circa, aveva depositato la lista il 18 marzo per lassemblea inizialmente convocata ad aprile, prima del rinvio di due mesi per dar tempo di organizzare la mai nata cordata italiana. Ora la banca ha deciso il passo indietro, ritirando anche i candidati al collegio sindacale, «in ragione dellofferta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie della società promossa dal gruppo francese Lactalis». Entro il termine scaduto alle ore 18 di oggi non è arrivata nessuna mossa dello stesso tenore da parte dei fondi esteri Skagen, Mackenzie e Zenit, malgrado abbiano da tempo venduto il loro 15,4% a francesi.
I giochi si faranno comunque in assemblea dove la lista di maggioranza, quella di Lactalis, può puntare a ottenere al massimo 9 posti su 11.
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