Le parole del Cavaliere mandano in tilt l’opposizione

RomaL’affaire Sky manda in tilt il Partito Democratico. Già in evidente difficoltà nel trovare argomentazioni che avessero almeno un’apparenza di sinistra per difendere Rupert Murdoch (definito più volte shark, lo squalo, dalla stampa Usa) l’opposizione ieri ha finito per andare ko di fronte alle puntualizzazioni avanzate dal premier, Silvio Berlusconi. L’annuncio dell’aumento dell’Iva per la televisione del tycoon Murdoch ha offerto all’opposizione l’ennesima occasione per attaccare il governo nella persona del suo premier con la solita filippica sul conflitto di interessi e le leggi ad uso personale. Il primo ad attaccare a testa bassa e senza riflettere è stato proprio il leader del Pd, Walter Veltroni. E così va a sbattere lui e guadagna una bella figuraccia per tutta l’opposizione.
I primi ad accorgersene, non a caso, sono stati un ex democristiano, Marco Follini ed un prodiano, Marco Barbi. Entrambi invitavano alla cautela la propria parte politica, pur condividendo la critica all’aumento dell’Iva, giudicando però eccessiva e comunque «illegittima» la campagna promossa da Sky attraverso le proprie reti contro il provvedimento del governo. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E così non appena le agenzie hanno battuto le prime dichiarazioni di Berlusconi da Tirana, che sembravano (erroneamente) segnalare la volontà del premier di imporre una frenata all’aumento dell’Iva, immediatamente alcuni autorevoli esponenti del Pd hanno cantato vittoria, mostrando però così di non conoscere i termini della questione. «Mi pare che Berlusconi sia stato costretto a cambiare idea da un’ondata di malcontento che lo ha investito», esultava la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro. «Se il governo torna indietro lo apprezzeremo, non vogliamo una tassa in più» rincarava la dose il portavoce del pd Andrea Orlando. Scopriranno entrambi, poco dopo, di aver perso una buona occasione per tacere alla luce sia di quanto precisa lo stesso Berlusconi: se abbasso l’Iva per Sky allora lo devo fare anche per Mediaset per rispettare le norme Ue. E soprattutto delle parole di Giulio Tremonti che ricorda come sia stato proprio l’ex capo del governo di centrosinistra, Romano Prodi, ad aver preso con la Ue l’impegno di aumentare l’Iva a Sky.
Al ministro dell’Economia del governo ombra Pierluigi Bersani non resta che arrampicarsi sugli specchi. «Di fronte ad una scelta criticata il governo Berlusconi dà subito la colpa a Prodi - dice Bersani -.

Io non mi prendo neppure la briga di controllare».
Franata la polemica su Sky la sinistra si attacca alla battuta di Berlusconi sui direttori della Stampa e del Corriere accusando il premier di «intollerabile arroganza».

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