«L'italiano è stato la nostra prima patria. Ha unito le genti d'Italia allora divise. Ne ha rafforzato la dignità nazionale e ha contribuito al consolidamento della coesione civile, sociale e politica dell'Italia repubblicana». È quanto recita il telegramma inviato dalla Presidenza della Repubblica agli organizzatori della manifestazione che si svolge oggi a Genova, presso il monumento dei Mille a Quarto (sede scelta per il suo valore simbolico), per tutelare la lingua italiana dall'uso e abuso di termini stranieri. Accenni simili sono contenuti in un analogo messaggio inviato dalla Presidenza del Consiglio che sottolinea «il valore e la qualità della tradizione linguistica italiana e della produzione poetica e letteraria nazionale». La manifestazione genovese è stata indetta in occasione del decennale del «Manifesto in difesa della lingua italiana» redatto da Franco Manzoni e Filippo Ravizza, entrambi milanesi, poeti e giornalisti, con molteplici esperienze nel campo della letteratura. Il manifesto, letto e dibattuto negli anni scorsi nelle Università di Milano, Torino e Venezia, ha aperto, raccogliendo un sentimento diffuso, una discussione critica sulla globalizzazione linguistica che rischia di subordinare e omologare le lingue e le culture nazionali ai modelli anglo americani.
«Lo stesso cammino dell' unità europea esige la difesa delle identità nazionali - affermano Manzoni e Ravizza -.
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