Roma - Il giorno dopo aver incassato la vittoria, parte il "cantiere" dell'Expo 20015 a Milano. Primo atto, il sindaco letizia Moratti guiderà il comitato di pianificazione. "L'immediata continuità del lavoro é assicurata: il Comitato promotore dell'Expo 2015 diventa Comitato di pianificazione di cui sarà presidente il sindaco Moratti. I prossimi mesi saranno fondamentali, sette anni non sono tanti, c'é bisogno di uno sforzo collettivo", ha detto Enrico Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio durante la conferenza stampa seguita al vertice sull'Expo che si è svolto a Palazzo Ghigi. "Lo spirito di assoluta collaborazione istituzionale, che è stato il segreto di questa vittoria, deve continuare", ha concluso Letta.
Prodi: chiaro successo italiano, ora difficile programmazione L'assegnazione dell'Expo a Milano "é un chiaro successo dell'Italia", ha invece sottilineato il presidente del Consiglio Romano Prodi. Il premier è soddisfatto e aggiunge che " non dobbiamo sorprenderci per il risalto che è stato dato sulla stampa internazionale". Prodi evidenzia poi come sia necessario anche "non sottovalutare la candidatura di Smirne, considerando che la Turchia è in una fase di straordinaria espansione". A proposito dei rapporti internazionali, evidenzia come "sia anche molto importante che l'amicizia con il presidente turco Gul non si sia rotta dopo il voto. Al contrario, mi ha anche invitato - aggiunge - per una visita". Insomma, è stata "una gara leale, dura e forte che non ha lasciato recriminazioni".
"Il successo non è garantito, ma Milano ha le carte in regole per soddisfare quello che chiede un mondo raffinato e esigente. L'Expo deve essere in grado di interpretare i bisogni e le novità", ha anche detto Prodi, in una conferenza stampa al termine della riunione del Comitato promotore dell'Expo 2015. "Sette anni sono sufficienti ma non sono troppi. Ora si volta pagina, non è più un comitato per la vittoria ma un comitato per la difficile programmazione dell'Expo".
La Moratti ringrazia Prodi "Un ringraziamento molto sentito al Presidente del Consiglio", un ringraziamento al gioco di squadra fra istituzioni, ha sottolineato dal cantosuo il sindaco di Milano letizia Moratti. Con Prodi e con Palazzo Chigi, ha spiegato il sindaco Moratti, "siamo stati al telefono, in linea diretta, giorno per giorno, e a volte fino a notte fonda". Moratti ha ringraziato Massimo D'Alema, Bobo Craxi ed Emma Bonino, grazie alla quale, ha spiegato l'area del Maghreb si è orientata a favore dell'Italia, gli enti locali, l'Ente Fiera ("ieri e oggi il titolo è stato sospeso per l'eccessivo rialzo"), la Camera di Commercio, Assolombarda, le grandi imprese, a partire dall'Eni. "Questo risultato è figlio di noi tutti, non lo avremmo ottenuto senza un vero gioco di squadra", ha ribadito. "Abbiamo visitato 150 Paesi - ha ricordato il sindaco - Paesi difficili, in cui l'Italia non aveva una presenza storica". Il sindaco ha anche dato atto che il successo di ieri é arrivato grazie al lavoro "che svolgono le Organizzazioni non governative italiane e alle relazioni storiche che ha il nostro Paese".
"Ricandidarmi? Non faccio programmi" "Non ho fatto mai programmi in vita mia: continuo a non farli e a lavorare giorno per giorno". Così il sindaco di Milano Letizia Moratti ha risposto ai giornalisti che le chiedevano, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, se si ricandiderà a sindaco e quindi sarà presente all'apertura dell'Expo 2015.
"Simbolo dell'Expo sarà il Centro per lo sviluppo sostenibile" "Il simbolo dell'Expo non sarà la torre, nel secolo scorso le infrastrutture erano considerate un punto di forza, il nostro simbolo sarà un Centro per lo sviluppo sostenibile, sarà un punto di una rete che ci auguriamo diventi globale, perché in più Paesi si possa costruire una scuola, un ospedale un centro di formazione: questo sarà il simbolo di expo Milano 2015 per il mondo". Così si è espresso il sindaco di Milano, Letizia Moratti, nel corso della conferenza stampa. "Parte oggi una nuova fase che è anche progettuale e che vuole essere aperta a tutti i Paesi - ha detto Moratti - l' obiettivo è rafforzare le relazioni con ogni paese e aiutare quelli che ne hanno bisogno. Un Expo per tutti, cercando di costruire con ognuno quello di cui ha bisogno secondo le sue esigenze". La Moratti ha precisato che sono stati aperti già due nuovi accordi con altrettante banche di sviluppo regionale per cofinanziare dei progetti ed è stato firmato un accordo per operazioni di microcredito a favore delle donne. Un altro accordo è stato siglato con l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare "per certificare prodotti non europei di Paesi terzi che possano essere accompagnati nelle procedure di certificazione dei loro prodotti". "L'Italia - ha concluso Moratti - sarà protagonista nel mondo. Il nostro Paese viene visto all'estero come autorevole e credibile nella maggior parte dei Paesi del mondo".
Formigoni: successo dell'Italia "L'Italia ha dimostrato di essere unita al di là del colore politico e di sapere e potere vincere", ha ribadito il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Hanno vinto - ha proseguito - Milano e l'Italia. Il Paese ha saputo lottare insieme. Ha vinto l'Italia seria, che lavora, che produce, che ha classe e gusto, che sa mettere in campo le proprie eccellenze. Questo sarà il segno distintivo dei prossimi sette anni. Vogliamo che le altre regioni e le altre città siano protagoniste con noi del 2015. Oggi si volta pagina, la competizione sarà con Seul, Shanghai e Saragozza, città straordinarie a cui noi guarderemo per imparare".
"Costruiremo le infrastrutture" "Questi sette anni serviranno a costruire le infrastrutture necessarie ma costruiremo soprattutto un expo globale, con novità nel campo della cultura, dell'alimentazione e dell'ambiente, non temano chissà che cosa gli urbanisti: la realizzazione delle strutture di collegamento avverrà perché già prevista (Tav, Pedemontana ecc)", ha poi assicurato Formigoni. "Questi sette anni - ha proseguito il governatore - serviranno a fare di Milano la capitale di queste dimensioni non strutturali". "L'Expo - ha spiegato - servirà a realizzare qualcosa in più, avrà le caratteristiche dell'universalità della globalità. Vogliamo che gli altri Paesi salgano con noi sul palcoscenico dell'expo".
D'Alema: votati anche da grandi Paesi La scelta di Milano come sede dell'expo 2015 "rappresenta una grande affermazione per la politica estera italiana". Parola di ministro degli esteri. D'Alema bolla come "superficiale" il giudizio di chi ritiene che Milano abbia vinto grazie al sostegno di piccoli Paesi. "Tra chi ci ha sostenuto - spiega il titolare della Farnesina - ci sono stati Brasile e Sudafrica, e lo hanno fatto anche per l'impostazione che vogliamo dare all'Expo di essere tribuna per una realtà internazionale più vasta". Insomma, secondo D'Alema, "il successo di Milano è frutto di una azione di non breve periodo per la quale negli ultimi anni ogni volta che l'Italia si è candidata a qualcosa ha sempre vinto". E l'Expo sarà occasione per "consolidare la rete di rapporti" del nostro Paese che "ha saputo conquistare gli altri" grazie al suo porsi come "amico e non aggressivo verso Paesi rimasti finora ai margini di processi di sviluppo".
Berlusconi: il governo ha fatto del suo meglio ma la Moratti...
Silvio Berlusconi torna sulla vittoria di Milano come candidata per la sede dell'Expo 2015, sottolineando di essere "molto spiaciuto" per l'interpretazione delle sue parole da parte dei giornali e ribadendo: "E' una buona notizia, il governo avrà fatto del suo meglio, ma non ha un merito esclusivo, anche perché il merito maggiore spetta a Letizia Moratti, che per mesi ha svolto una campagna promozionale ed è anche merito mio che, sotto la regia di Letizia Moratti, ho fatto degli interventi invitando anche dei commissari ad Arcore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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