«Da parte nostra nessun avvertimento»

«Alla Corte costituzionale non ci permettiamo di mandare avvertimenti di qualunque tipo sulle possibili conseguenze negative di una pronuncia di incostituzionalità del “lodo Alfano”».
L’avvocato generale dello Stato, Oscar Fiumara, scende in campo. E all’indomani della pubblicazione della memoria depositata alla Consulta a proposito dello «scudo» per le prime quattro cariche dello Stato, precisa che le argomentazioni sono esclusivamente di carattere giuridico. «Le dimissioni di una delle cariche previste dalla legge - sottolinea - sono state ipotizzate solo in via teorica e estrema. In 133 anni di attività l’Avvocatura generale ha sempre parlato in linea di diritto. E infatti la memoria scritta dal collega Glauco Nori non si riferisce mai ad alcuna delle persone attualmente in carica.

Noi prendiamo in considerazione solo le quattro cariche interessate dal Lodo, e fra esse il presidente del Consiglio, chiunque sia oggi o domani il titolare della carica». Dunque, sulle paventate dimissioni del premier in caso di bocciatura del “lodo”, nessun riferimento a Silvio Berlusconi.

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