Settimana decisiva per il destino di Mirafiori. Tutti gli occhi sono puntati allincontro in calendario domani presso la sede della Regione Piemonte, dove siederenno intorno allo stesso tavolo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, lamministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne - che nel pomeriggio vedrà anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia - e i sindacati.Il giorno dellincontro sarà anche lultimo trascorso in fabbrica dagli operai di Mirafiori prima della lunga pausa estiva che si concluderà soltanto lunedì 6 settembre. Il periodo di ferie sarà infatti preceduto da due giorni di cassa integrazione (giovedì e venerdì) per i lavoratori delle linee Punto, Idea, Musa e Mito, mentre sono già a casa dal 12 luglio i dipendenti che producono la Multipla. Dopo le ferie, poi, ci saranno per tutti altre due settimane di cassa integrazione.
Sempre a Torino, giovedì, si terrà con ogni probabilità un altro incontro tra Fiat e i sindacati: quello in cui lazienda annuncerà, secondo fonti sindacali, la costituzione di una nuova società (newco) in cui verranno riassunti, con un nuovo contratto, i 5mila lavoratori attuali dello stabilimento di Pomigliano, e la disdetta del contratto nazionale dei metalmeccanici.
«Sulla newco non ci sono particolari problemi se si riassumono tutti», spiega il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ma avverte: «Se si volesse cambiare il contratto o addirittura disdettarlo, saremmo costretti a mostrare tutto il nostro dissenso. Non capiremmo questa esigenza. Se la Fiat lo facesse sarebbe uniniziativa gratuita e sleale». «È un argomento che potrà eventualmente essere affrontato quando il contratto scadrà - afferma il numero uno della Uil, Luigi Angeletti - e cioè nel 2012. Abbiamo convenuto con Confindustria di rinegoziarlo e su questo penso non ci sia alternativa. Nel caso, se ne riparlerà tra 2-3 anni». Lipotesi di un nuovo contratto è preoccupante anche per lUgl.
Lipotesi della newco è stata messa a punto da un pool di legali ai quali la Fiat si è affidata per applicare, facendo fronte allopposizione della Fiom, il nuovo accordo sullorganizzazione del lavoro nello stabilimento di Pomigliano.
Ma la comunicazione ufficiale non cè ancora, anche perchè molto dipenderà dallesito dellincontro di domani, che il sindaco di Torino Sergio Chiamparino auspica «non sia solo di facciata». Il Pdl del Piemonte, poi, chiede unassemblea del Consiglio regionale dedicata allannunciata delocalizzazione del gruppo Fiat in Serbia.
E giovedì Sergio Marchionne è atteso a un altro appuntamento importante, oltreoceano: il giorno successivo il presidente americano Barack Obama visiterà gli impianti Chrysler e General Motors a Detroit e Hamtramck. Nello stabilimento Jefferson North di Chrysler viene prodotta la nuova Jeep Gran Cherokee, lauto simbolo della rinascita della casa americana che porta la firma del manager Fiat.