PARTENZE ROSSOBLÙ

PARTENZE ROSSOBLÙ

Il capitano ha pianto, Gasparetto no ma ha salutato tutti e proprio all’ultimo è andato al Chievo che aveva ceduto Bogdani. Dopo tre anni e mezzo Christian Stellini non è più una bandiera del Genoa. Il difensore si è accordato col Bari dove è stato ceduto a titolo definitivo. Proprio mentre Adailton veniva presentato a Bologna, il brasiliano ha firmato un contratto triennale, il capitano ha salutato i compagni tradendo la sua emozione. Di lui resteranno i gol fondamentali contro la Salernitana nei decisivi play-off del campionato di serie C e l’affetto della gradinata Nord nei suoi confronti. Va via un senatore e un attaccante, arriva un giovane di cui si parla molto bene. Si tratta di Tommaso Ghinassi, classe 87 difensore in forza alla Pistoiese più volte convocato nelle formazioni azzurre che si unisce al gruppo di Gasperini in prestito. E come anticipato il terzo portiere Gianluca Pegolo è finito in prestito al Mantova con la formula del riscatto per la metà del cartellino. Gli ultimi fuochi di mercato si spengono qui malgrado una giornata frenetica con i tentativi del vicepresidente Pastorello di portare in rossoblù un centrocampista ma sia Kharja che Barusso sono rimasti rispettivamente a Piacenza e alla Roma. Preziosi a questo punto ha detto di no alle incessanti offerte di Udinese e della Lazio per Coppola: «Lotito in persona mi ha offerto cinque milioni e mezzo di euro» ha detto il presidente. Il centrocampista resta al Genoa. Mirko Gasparetto invece è partito. L’attaccante interessava al Chievo e al Genoa Bogdani, bomber di punta del club scaligero. Ma per Bogdani c’è stata una vera e propria corsa generale con Livorno, Lazio e Roma che oltre ai rossoblù hanno cercato di acquistare il bomber albanese. E alla fine è stata la società del presidente Spinelli a prendere Bogdani in prestito dopo che aveva già acquistato Alvarez dalla Roma e l’ex rossoblù De Vezze dal Messina. Il Grifone resta con Figueroa e Borriello: «Noi siamo a posto così - ha commentato Preziosi - il tempo dirà se abbiamo sbagliato ma mi fido del mio allenatore che è soddisfatto». E ora il Genoa volta definitivamente pagina con Gasperini in silenzio che prepara la delicata trasferta di Catania dove lo stadio Massimino riaprirà i battenti, c’è anche l’ok definitivo della commissione provinciale sugli spettacoli, sette mesi dopo l’omicidio dell’ispettore di polizia Raciti da parte degli ultrà di casa.

Contro i siciliani che hanno ceduto al Palermo Caserta, Gasperini potrebbe confermare la stessa difesa schierata col Milan e composta da Bega, Santos e Lucarelli. Figueroa andrà in panchina. Arbitrerà Rizzoli di Bologna.

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