«Il partito unico? È già nato con i miei Circoli»

da Roma

Due mesi e passa di rodaggio e ieri, finalmente, l’ingresso ufficiale sulla scena. Per i Circoli della libertà, fondati il 20 novembre, ma pure per la sua battagliera organizzatrice. Che per il grande giorno si presenta a Montecitorio in tailleur nero e tacchi a spillo, decisa a lanciare dai Palazzi della politica quel progetto trasversale su cui Silvio Berlusconi sembra pronto a scommettere tutto. Merito anche suo, visto che Michela Vittoria Brambilla, 38 anni e una lunga chioma rossa, sui Circoli si è buttata anima e corpo al punto da catturare l’attenzione del Cavaliere. Con buona pace di Forza Italia, dove da qualche tempo si registrano i malumori di chi teme che il partito possa uscire ridimensionato dall’emergente Michela, una fascia di Miss Eleganza a 18 anni e oggi la presidenza dei giovani di Confcommercio.
I Circoli e Forza Italia. Vogliamo fare ordine?
«Non è difficile. Sono due realtà diverse che lavorano su percorsi paralleli ma distinti. Noi stiamo chiamando a raccolta la società civile che si riconosce nelle nostre battaglie e nei nostri valori senza alcuna preclusione, tant’è che abbiamo adesioni anche da quei moderati di centrosinistra delusi dal governo Prodi. Forza Italia, invece, si muove sul piano politico».
Due percorsi diversi ma un obiettivo comune, visto che tutti e due guardate al partito unico.
«Arriverà il momento in cui le nostre strade andranno a incontrarsi. D’altra parte i Circoli della libertà stanno creando il terreno su cui dovrà poi crescere il partito unico. Anzi, di fatto già siamo il partito unico. Abbiamo adesioni da Forza Italia e da An, ma anche dalla Lega e persino dall’Udc. Pensi che il coordinatore provinciale dell’Udc di Napoli, Marcello Di Caterina, ha fondato un Circolo con oltre 500 iscritti. E nei quattromila che abbiamo aperto in questi due mesi, gli iscritti che fanno politica attiva non arrivano neanche al 15% del totale. Se non è questo il partito unico...».
In Forza Italia, però, qualche malumore c’è. Quando cenando con i deputati azzurri Berlusconi li ha invitati a dare vita ognuno a cinque Circoli non sembravano proprio entusiasti...
«L’ha detto solo perché non l’hanno ancora fatto. Ma salvo qualche piccola incomprensione iniziale, magari dovuta a difetti di comunicazione su quello che sarebbe stato il nostro ruolo, i rapporti con sono ottimi. Lo ripeto, siamo realtà distinte e separate».
Berlusconi sembra convinto che l’iniziativa riscuoterà grande successo e non perde occasione per tessere le sue lodi.
«Berlusconi è sicuro che i Circoli avranno un ruolo da protagonista. E non sbaglia, perché a parlare sono i fatti».
Per esempio?
«La valanga di adesioni che abbiamo ricevuto, impressionante. E poi il fatto che la nostra iniziativa è trasversale. Guardi oggi, siamo qui a dire no ai ticket sul pronto soccorso e sulle visite specialistiche insieme a Cisl, Uil, Adusbef e associazioni dei medici.

Noi siamo aperti a chiunque la pensi come noi, a prescindere dalle tessere di partito».
Questa sui ticket è solo la prima di una serie di iniziative?
«Certo. Daremo battaglia su tutte quelle questioni che interessano davvero i cittadini, che li toccano in prima persone. Dalla sanità alle pensioni».

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