Pasqua a casa: la mamma di Ale lascia il carcere

La mamma di Ale potrebbe uscire oggi dalla sua cella di Pontedecimo. Sarebbe questo l’orientamento della procura genovese dopo che il quadro accusatorio contro Katerina Mathas si è alleggerito quanto all’accusa di omicidio del bimbo di 8 mesi. I funerali del piccolo non si dovrebbero celebrare domani, come in un primo tempo ipotizzato, ma la prossima settimana nella chiesa ortodossa di via Casaregis. Ieri il pm Marco Airoldi si è invece recato in questura per incontrare l’attore Paolo Calissano, come persona informata sui fatti. Il coinvolgimento del protagonista di «Gente di Mare» nella drammatica vicenda sarebbe esclusivamente legato al fatto che aveva prestato la sua Smart a Katerina per una prova prima della compravendita. La donna infatti aveva incontrato Calissano un mese prima dell’infanticidio e aveva manifestato l’intenzione di acquistare l’auto. Anche Gianantonio Rasero, l’uomo accusato dell’infanticidio insieme alla ragazza, non farebbe parte del giro di amicizie dell’attore che lo avrebbe conosciuto soltanto da qualche settimana.
Il pm Airoldi ha secretato i verbali del colloquio e ha poi lasciato agli ispettori della Omicidi il compito di ascoltare Calissano che è rimasto in questura poco più di un’ora. «Non ne posso più - ha spiegato l’attore genovese - Questa è una storia molto triste che ha colpito tutti, ma non posso venire associato ogni volta a vicende di cronaca legate anche alla cocaina. Sono un uomo rinato e ho scritto anche una sceneggiatura per un film di Gabriele Muccino, che si intitola “La foresta dei pini d’argento”. Un collage di esperienze forti anche personali.

Per la televisione invece insieme al mio co-sceneggiatore Luca Roccheggiani, ho scritto “Le pagine oscure”. L’amore della gente è costante e manifesto nonostante le molte penne avverse. Mi sarei già ammazzato a leggere e sentire quello che si dice di me sui media se non avessi vicini la mia famiglia e il mio avvocato».

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