Cronaca locale

«Pasqualina», una storia lunga un secolo per la migliore tradizione del gelato

Il gelato semplice ghiottoneria, o piuttosto prodotto artigianale per eccellenza? Nel caso della pasticceria-gelateria «Pasqualina», non ci sono dubbi: la risposta è d’obbligo. Del resto, la bottega artigiana con sede a Bergamo, in via Borfuro 1, e ad Almenno San Bartolomeo, in via Papa Giovanni XXIII 39, a una decina di chilometri a nord-ovest del capoluogo, sta per compiere il primo secolo di vita, all’insegna della qualità e della ricerca. Si, perchè fare il gelato possono essere capaci tutti. Ma farlo davvero buono, è un’altra cosa. Così l’azienda centenaria bergamasca, giunta alla quarta generazione d’imprenditori con Riccardo Schiavi alla guida, si pone come punto di riferimento ben oltre i confini del territorio per gli appassionati del gusto e del sapore, che incontrano il piacere di ricette dosate e tramandate nel tempo, con l’ausilio delle tecniche di lavorazione più avanzate. Fiore all’occhiello dell’azienda il gelato lavorato nel laboratorio di famiglia, nella campagna bergamasca. Ogni mattina l’Azienda Agricola Castelli consegna direttamente il latte fresco. I successivi processi di pastorizzazione e mantecazione ne definiscono genuinità e standard di qualità, grazie all’utilizzo di materie prime e ingredienti selezionati, dopo continue e continuative ricerche su e giù per il Belpaese, alla scoperta delle risorse agricole d’eccellenza della nostra penisola. Riccardo schiavi ha letteralmente girato l’Italia per trovare i fornitori giusti: dalle nocciole trilobate di Alba al pistacchio ovviamente di Bronte, dai limoni sfusati della Costiera Amalfitana alle castagne di Calizzano, mentre le ciliegie sono raccolte direttamente dalla famiglia Schiavi nei frutteti di Bolgare. Insomma, un paradiso di leccornie, coronato da cento anni di storia. Da preservare e tramandare per il piacere di tutti (www.lapasqualina.

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