«Passaporto sanitario agli immigrati»

L’emergenza meningite deve far riflettere sulla necessità di controllare, in modo capillare, tutte le persone che entrano nel nostro Paese dall’estero. Imponendo loro il possesso di un passaporto sanitario che certifichi stato di salute e vaccinazioni. Ne è convinto l’assessore regionale al Territorio, Davide Boni. «I dati scientifici pubblicati - spiega il capodelegazione della Lega Nord al Pirellone - hanno dimostrato che negli ultimi casi di meningite verificatisi in Italia un ruolo importante è stato ricoperto dai ceppi di meningococco importati dall’estero».
Per questo non si può sottovalutare l’importanza di controlli sanitari adeguati. «È impossibile non riconoscere la giusta importanza alla presenza di più di quattro milioni di immigrati sul territorio nazionale - continua Boni -, anche in considerazione del fatto che in Italia vi sono numerosi africani provenienti dalla cosiddetta cintura meningococcica e che ultimamente sono ricomparse sul nostro territorio malattie rare che erano state debellate, come la tubercolosi e la sifilide».
Boni non ci sta a essere tacciato di razzismo: «Ogni volta che chiediamo dei controlli sanitari accurati sugli immigrati che giungono regolarmente nel nostro Paese ci accusano - dice -. I dati clinici dimostrano invece che abbiamo mille ragioni per preoccuparci, anche in considerazione del fatto che i clandestini sfuggono regolarmente a qualsiasi controllo e quindi a ogni tipo di cura. Ecco perché è importante monitorare seriamente tutte le persone straniere che entrano nel nostro Paese. Per questo è assolutamente prioritario introdurre, per chiunque voglia entrare in Italia, l’obbligo di possedere un passaporto sanitario, che certifichi malattie e vaccinazioni effettuate».


«Di certo - conclude l’assessore -, le preoccupazioni e i campanelli di allarme emersi in questa indagine non fanno altro che confermare le ragioni della presa di posizione della giunta milanese, che ha deciso di non ammettere negli asili nido i figli dei clandestini. È infatti fondamentale non mettere a repentaglio la salute dei cittadini cercando di tutelare coloro che si mettono in regola, senza premiare chi viola le leggi».

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