A passeggio nell’edilizia anni ’50

Una passeggiata alla scoperta dell’architettura genovese dagli anni Cinquanta ad oggi. Una passeggiata finalizzata al coinvolgimento dei cittadini nella rivalutazione - ove sia il caso - degli edifici costruiti dalla seconda metà del Novecento in poi. L’itinerario genovese prevede cinque tappe: quartiene InaCasa Forte Quezzi, case alte alla Foce (piazza Rossetti), quartiere InaCasa Bernabò Brea, quartiere InaCasa Mura degli Angeli. La tappa finale sarà il nuovo museo del Mare in Darsena, ultima architettura nata in città e progettata da Guillermo Vasquez Consuegra.
L’appuntamento è domani alle 10 con partenza da piazza delle Americhe (adiacente alla stazione Brignole): alla fine della giornata alle 17 il punto di arrivo è al Galata, Museo del Mare (in Darsena, al Porto antico). Un bus con cinquanta posti (al costo individuale di 5 euro) trasporterà i visitatori per tutta la durata della passeggiata anche se sarà possibile partecipare alla visita con un proprio veicolo, accodandosi al bus. Per partecipare è indispensabile fornire in anticipo il proprio nominativo (entro le 12 di oggi) inviando un Sms al numero 329-1620097. «Passeggia nell’architettura della tua città» fa parte del progetto «Fabbisogno di architettura» promosso da Archphoto, rivosta digitale di architettura, arti visive e culture. L’iniziativa rientra nella valorizzazione del patrimonio culturale ligure condotta da Tavoli della Cultura.
I tavolidellacultura.net/bauhaus virtuale in Genova reale sono un'associazione in rete di professionisti, associazioni e operatori dei diversi settori della cultura. Costituiti in Associazione nel gennaio 2004, a partire da gennaio 2002 i soci si ritrovano periodicamente attorno a 12 tavoli permanenti, inizialmente promossi dai Ds e quindi autoalimentatisi in forma spontanea. I tavoli si occupano di spettacolo, arti visive, musica, editoria, attività scientifiche e tecnologiche e formazione. La passeggiata rappresenta così una scoperta del paesaggio urbano e vuole contribuire alla diffusione della cultura architettonica affinché i cittadini possano guardare da un altro punto di vista i luoghhi che attraversano quotidianamente.
«Da molto tempo - spiegano gli organizzatori della passeggiata genovese di domani - nel nostro Paese si riconosce il valore di patrimonio culturale collettivo solo a fatti e manufatti della storia antica: è il momento di allargare l’attenzione verso l’epoca in cui viviamo, il contemporaneo.

A questo scopo è indispensabile avviare un cambiamento culturale che consideri le architetture costruite nel Novecento e quelle che oggi si stanno realizzando, con una maggiore attenzione alla società civile e istituzionale».

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