Abbonati a ilGiornale PDF Premium
potrai consultarlo su PC e su iPad:
25 euro per il mensile
120 euro per il semestrale
175 euro per l'annuale
Passera: «Intesa pronta a sostenere Granarolo»
Bondi chiede 1,3 miliardi di danni a Banca Imi
Bondi chiede 1,3 miliardi di danni a Banca Imi
da Milano
Banca Intesa è pronta ad appoggiare Granarolo nella conquista di Parmalat se il progetto sarà chiaro e trasparente. Lo ha dichiarato lamministratore delegato dellistituto Corrado Passera in un'intervista a Panorama in edicola oggi. «Abbiamo appoggiato la Granarolo quando comprò la Yomo - ha detto Passera -, se anche in questo caso ci sarà un bel progetto, chiaro e trasparente, non faremo mancare il nostro appoggio». Intesa ha affiancato Granarolo nelloperazione di acquisizione del gruppo Yomo coprendo in parte limpegno finanziario sostenuto dal gruppo bolognese.
Pochi giorni fa il Giornale aveva anticipato lintenzione della Granarolo di lanciare unOpa su Parmalat proprio con lappoggio di Banca Intesa che presto dovrebbe salire al 20% nella società. La strada per la conquista del gruppo di Collecchio, che tornerà a breve in Borsa, non è comunque spianata: lOpa infatti richiede un esborso intorno a 1,7 miliardi, cui si aggiungerebbero circa 600 milioni di debiti della Parmalat. Va detto però che Granarolo sarebbe affiancata nellofferta non solo da Intesa, ma anche da un nutrito gruppo di banche italiane che potrebbero reinvestire il ricavato dellOpa proprio nella Granarolo stessa.
Laltro serio ostacolo che la società delle cooperative potrebbe trovare nella scalata alla Parmalat è la possibile controfferta della francese Lactalis, appoggiata da Deutsche Bank. Oggi sembra che oltre il 50% del capitale della società di Collecchio sia in mano agli hedge fund che hanno comprato dai singoli obbligazionisti Parmalat i bond che saranno trasformati in azioni. E almeno il 20% del capitale sarebbe in mano a hedge vicini a Deutsche. Le banche italiane, invece, non avrebbero più del 12%, perché in parte hanno già ceduto il loro crediti.
Parmalat potrebbe tornare in Borsa a ottobre, dopo che il commissario Enrico Bondi ha raddrizzato i conti con un margine operativo vicino ai 300 milioni di euro. E ieri Parmalat ha chiesto a Banca Imi un risarcimento danni di 1,3 miliardi di euro per la partecipazione al collocamento di alcuni bond del gruppo alimentare tra il 2000 e il 2001, ha annunciato la stessa Banca Imi che ha definito liniziativa «destituita di fondamento e temeraria».
Intanto Banca Intesa ricaverà 620 milioni della cessione delle portoghesi Bcp e Bii, con una minusvalenza, però, di 10 milioni.
Banca Intesa è pronta ad appoggiare Granarolo nella conquista di Parmalat se il progetto sarà chiaro e trasparente. Lo ha dichiarato lamministratore delegato dellistituto Corrado Passera in un'intervista a Panorama in edicola oggi. «Abbiamo appoggiato la Granarolo quando comprò la Yomo - ha detto Passera -, se anche in questo caso ci sarà un bel progetto, chiaro e trasparente, non faremo mancare il nostro appoggio». Intesa ha affiancato Granarolo nelloperazione di acquisizione del gruppo Yomo coprendo in parte limpegno finanziario sostenuto dal gruppo bolognese.
Pochi giorni fa il Giornale aveva anticipato lintenzione della Granarolo di lanciare unOpa su Parmalat proprio con lappoggio di Banca Intesa che presto dovrebbe salire al 20% nella società. La strada per la conquista del gruppo di Collecchio, che tornerà a breve in Borsa, non è comunque spianata: lOpa infatti richiede un esborso intorno a 1,7 miliardi, cui si aggiungerebbero circa 600 milioni di debiti della Parmalat. Va detto però che Granarolo sarebbe affiancata nellofferta non solo da Intesa, ma anche da un nutrito gruppo di banche italiane che potrebbero reinvestire il ricavato dellOpa proprio nella Granarolo stessa.
Laltro serio ostacolo che la società delle cooperative potrebbe trovare nella scalata alla Parmalat è la possibile controfferta della francese Lactalis, appoggiata da Deutsche Bank. Oggi sembra che oltre il 50% del capitale della società di Collecchio sia in mano agli hedge fund che hanno comprato dai singoli obbligazionisti Parmalat i bond che saranno trasformati in azioni. E almeno il 20% del capitale sarebbe in mano a hedge vicini a Deutsche. Le banche italiane, invece, non avrebbero più del 12%, perché in parte hanno già ceduto il loro crediti.
Parmalat potrebbe tornare in Borsa a ottobre, dopo che il commissario Enrico Bondi ha raddrizzato i conti con un margine operativo vicino ai 300 milioni di euro. E ieri Parmalat ha chiesto a Banca Imi un risarcimento danni di 1,3 miliardi di euro per la partecipazione al collocamento di alcuni bond del gruppo alimentare tra il 2000 e il 2001, ha annunciato la stessa Banca Imi che ha definito liniziativa «destituita di fondamento e temeraria».
Intanto Banca Intesa ricaverà 620 milioni della cessione delle portoghesi Bcp e Bii, con una minusvalenza, però, di 10 milioni.
I commenti saranno accettati:
Qui le norme di comportamento per esteso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Qui le norme di comportamento per esteso.
Condividi:
Commenti: