da Roma
Una sentenza che unisce. Destra e sinistra. Nello sdegno e nello stupore. A partire dal ministro per le Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo che si dice prima «sorpresa» poi addirittura interdetta: «In un momento in cui il nostro Paese, con nuove normative come quella sulla pedofilia e quella sulle mutilazioni genitali ribadisce la posizione di estremo rigore nei confronti di tutti gli atti che scalfiscano linviolabilità fisica della persona, soprattutto se minore, questa notizia lascia interdetti» conclude il ministro. Gli fa eco il senatore Michele Bonatesta, della direzione nazionale di An che invoca lintervento ispettivo del ministro della Giustizia, Roberto Castelli dopo questa sentenza sconcertante». Il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Andrea Gibelli si preoccupa delle conseguenze pratiche della decisione. «Il messaggio che emerge potrebbe essere letto dai malintenzionati come una sorta di incitazione allo stupro, seguita dallimpunità» ipotizza. «Lo stupro è stupro - aggiunge il parlamentare -, la violenza fisica e psicologica è gravissima in qualunque caso e indipendentemente dalle condizioni di chi la subisce». Addirittura imbarazzato il ministro delle Riforme Roberto Calderoli: «Chiedo scusa alle minorenni che hanno subito violenze sessuali, chiedo scusa alle altre donne che hanno subito violenze sessuali, chiedo scusa a tutte le donne in generale - afferma - perché oggi la loro dignità è stato equiparata al valore e alla differenza dello stesso, che può esserci tra unauto nuova e una usata».
Anche sul fronte diessino lindignazione dilaga. «È talmente mostruosa che non riesco a frenare la mia indignazione» aggiunge Giovanna Melandri, dei Ds. «Che razza di giudici sono quelli che possono scrivere una sentenza del genere che va aldilà del bene e del male? Che razza di padri, fratelli, mariti possono mai essere se ritengono davvero che si possano praticare degli sconti a chi commette il reato più atroce che si possa compiere contro una donna? È veramente triste che in Italia nel ventunesimo secolo la Corte di Cassazione si sia resa espressione di una cultura giuridica medioevale che ci fa fare un balzo indietro di decenni». Anche Luana Zanella, deputata Verde è incredula: «Quella sentenza è abominevole, spero che ci sia stata qualche incomprensione, che non sia vera».
Amarezza degli operatori sociali che stanno dalla parte dei bambini. Il presidente di Unicef Italia, Antonio Sclavie ha espresso «forte preoccupazione» per la sentenza che «viola pesantemente i diritti umani e la dignità di una minorenne. Ribadiamo che, come confermato anche dal diritto internazionale, non esistono attenuanti per atti sessuali nei confronti di minori. Speravamo che la battaglie di questi anni per il rispetto dei diritti dei bambini avessero fatto chiarezza almeno su questi punti, sgombrando il campo da sconcertanti interpretazioni». Gli fa eco Antonio Marziale, presidente dellOsservatorio sui Diritti dei Minori: «Sentenza stucchevole, incredibile e scioccante» e poi lintervento di Ciampi.
«Un passo indietro di decenni»
Unanime censura politica, anche lUnicef contro le toghe. Bonatesta (An): Castelli intervenga
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