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Pastori e presepi La Natività secondo Luzzati

Sono tra i primi disegni che realizzò negli anni Cinquanta e grazie ai quali cominciò la sua carriera di artista.
Si tratta di trentadue bozzetti originali di Lele Luzzati che da ieri e fino al 15 febbraio rimarranno esposti al museo Luzzati di porta Siberia, nell'area Expo al Porto antico.
« La cantata dei pastori e dei presepi», a poco più di un mese dalle festività e in pieno clima prenatalizio, è un'importante rassegna sulle opere che l'artista genovese ha dedicato al tema della nascita di Gesù.
Nell'esposizione c'è anche una sezione dedicata a Umberto Piombino, altro grande artista genovese.
I primi lavori furono realizzati da Emanuele Luzzati per l'inserto della rivista «Il Dramma» di Torino e portano la data del 1950. Un filo conduttore che in seguito ha portato Luzzati a realizzare altri grandi disegni sul tema dei presepi, tra cui quelli scenografici per le piazze della città di Torino.
Ieri all'inaugurazione della mostra genovese c'era anche Peppe Barra, che dal 2003 porta sulle scene teatrali la «Cantata dei pastori» con i disegni realizzati da Lele Luzzati.
La mostra è un'insolita occasione per rivisitare in periodo natalizio l'interpretazione artistica del presepe, anche attraverso un'importante fonte tutta italiana della tradizione come è la Cantata dei pastori originali, cioè un'opera sacra teatrale pubblicata per la prima volta addirittura nel 1698 da Andrea Perrucci.
La trama narra il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme e le insidie che i diavoli frappongono fra loro per impedire la nascita di Gesù.
I diavoli saranno sconfitti a opera degli Angeli e al termine ci sarà l'adorazione dei vari personaggi classici del presepe, dai pastori ai cacciatori ai pescatori.
Pur rimanendo sacra, nella rappresentazione tuttavia si inseriscono anche personaggi comici come Razzullo e Sarchiapone e pure inserti profani dal tono farsesco che arricchiscono la storia di spunti alquanto divertenti.
Ieri mattina gli organizzatori della mostra hanno ricordato come durante l'incontro di Pietro Crivellaro, del centro studi del teatro stabile di Torino, Emanuele Luzzati si commosse tantissimo, sottolinenando che egli considerava questa prima sua opera illustrata, come qualcosa di molto importante e diverso, comse se fosse, in effetti, un vero testo di teatro.
Tanto per precisare l'alto livello dei disegni dell'artista genovese che, in seguito, lo portarono, insieme a Pianini, a ricevere due nomination per l'Oscar, negli anni Settanta, per le sue opere di cartoon.
E insieme ai disegni della cantata dei pastori e dei presepi, al museo Luzzati c'è anche la macchina verticale.
Un marchingegno studiato negli anni Cinquanta per il cartone animato e che venne usato da Pianini e Luzzati per le loro produzioni fino agli anni Novanta quando il cartone tradizionale si fece da parte per fare spazio all'era informatica.


Ingresso alla mostra 3 euro, ingresso bimbi fino ai sei anni gratuito, dai 7 ai 18 anni e sopra ai 65 anni 2 euro.
Orario dal martedì alla domenica dalle dieci alle diciotto, sul sito www.museoluzzati.it tutte le iniziative.

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