Pato paga il calcio spettacolo e si perderà l’effetto scudetto

Pato ha rovinato la settimana migliore dell’ultimo Milan, ancora primo, staccato a 6 punti il Napoli, a otto lunghezze l’Inter. Gli effetti travolgenti di un fine settimana rossonero sono stati in parte mitigati dal verdetto sul conto della salute muscolare del giovane Papero. L’allarme l’ha suonato Adriano Galliani, intervenendo alla trasmissione di Teo Teocoli. «Tutto perfetto se non ci fossero notizie poco confortanti sul conto di Pato che ci hanno rovinato la mattina» la confessione pubblica che ha preceduto di qualche ora la pubblicazione del comunicati dello staff medico. «Stiramento ai flessori della coscia destra, periodo previsto per il recupero circa 2 o 3 settimane» la nota che ha preso a martellate la diagnosi di sabato notte, «forse si tratta di una contrattura», messa in circolazione, questa la spiegazione a uso interno dei medici, per non allarmare l’interessato, già depresso dopo aver avvertito la fitta.
«Quel gesto fatto è come quando in macchina scali dalla quarta alla prima» l’esempio scelto da Galliani per spiegare il rischio corso dal giovane brasiliano, costretto ora ai box nella fase decisiva del torneo. «Sabato a Brescia sarà una partita fondamentale: se dovessimo vincere, ne mancherebbero quattro alla fine e tutto allora cambierebbe» l’appello lanciato dal vice-presidente a tutto il gruppo Milan. Nessun calo di tensione, nessun calo di fiducia dopo il guaio di Pato che di fatto ha ricacciato Allegri dentro il tunnel dell’emergenza. Perchè domani sera, in coppa Italia, Ibra potrà rimettere piede a San Siro ma poi contro Brescia (fuori casa) e Bologna (domenica 1 maggio) bisognerà arrangiarsi. «Faremo con quelli che sono a disposizione» il crudo realismo di Allegri, definito dallo stesso Galliani «un fuoriclasse» che vuol dire una promozione del tecnico al debutto su una panchina così impegnativa.
I calcoli sul recupero di Pato sono presto fatti: venti giorni prima di poterlo rivedere in campo. Nella migliore delle ipotesi, l’appuntamento è fissato per martedì 10 maggio o per la domenica successiva, il 15 maggio, contro il Cagliari, penultima. Molte delle speranze milaniste sono legate anche all’esito del ricorso proposto per la squalifica di Ibrahimovic (sarà discusso domani pomeriggio). La richiesta è di uno sconto di un turno: il pessimismo è quasi obbligatorio. Pato si è fermato ancora una volta, come gli è successo troppe volte nel 2010 che è stato il suo anno orribile. Questo infortunio, con nessun legame ai precedenti, «non è una ricaduta» tengono a sottolineare in via Turati, gli ha tarpato le ali. Come tante altre volte gli è successo. Con una differenza clamorosa: dopo il consulto negli Usa, il Papero ha di fatto sempre giocato senza accusare alcun accidente. Persino il colpo rimediato a Palermo (distorsione alla caviglia) venne risolto brillantemente con un recupero lampo. E la sua partecipazione al derby fu poi decisiva per dare alla stagione milanista una svolta positiva, la classica sterzata. Forse gli servirà di lezione per evitare in futuro gesti tecnici ad alto rischio, come quello tentato nel finale di tempo contro la Samp.


La maggiore preoccupazione di medici e fisioterapisti non è costituita dalla modesta lesione muscolare: semmai dalla reazione di Pato che già sabato notte è rimasto di sale, come trafitto a morte dall’ennesimo insulto. «Se perdiamo lo scudetto, sarebbe un suicidio» la chiosa di Allegri.

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