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Patocrac: al Milan ora resta solo Inzaghi

Oggi gli esami clinici per capire l'entità della distorsione del brasiliano. Cauto ottimismo: la caviglia s’è gonfiata, ma il Papero salta la nazionale. Contro il Siena Superpippo unico attaccante abile

Patocrac: al Milan ora resta solo Inzaghi

Milano - Tutti in ansia per Pato. E per la sua caviglia sinistra uscita malconcia domenica notte dallo stadio di Firenze. Colpa di una collisione con Pasqual dopo la magia del papero brasiliano utile a scalare la classifica, raggiungere l’Udinese e riportarsi a ridosso della Fiorentina. L’appuntamento è per oggi, giorno destinato agli esami clinici (radiografie più risonanza magnetica ed ecografia) che possono definire meglio le dimensioni della distorsione subita e soprattutto i danni provocati. Il primo controllo, effettuato ieri, a quasi 12 ore dall’evento traumatico, sembra consigliare un cauto ottimismo: caviglia non molto gonfia, riferiscono i fisioterapisti. Questo significa che potrebbe trattarsi di una distorsione semplice, senza interessamento dei legamenti e tutto ciò grazie all’elasticità di Pato andato subito a terra, lateralmente, senza caricare il peso sull’arto stesso, oltre che all’uso di scarpini tradizionali, con appoggio stabile quindi. Attesa, sempre per oggi, con la diagnosi ufficiale, anche l’attendibile prognosi, stimata intorno alle due settimane, in tempo utile quindi per schierarlo a Londra contro l’Arsenal, che è poi l’appuntamento decisivo delle prossime settimane dopo i due ballottaggi Champions addomesticati con Udinese e Fiorentina.

L’ansia del Milan diventa allarme se si estendono le ricerche agli acciacchi traditi da Seedorf (caviglia sinistra fuori uso, saltata la convocazione della nazionale orange) e al solito dolorino al ginocchio destro che tormenta da settimane Kakà. In questo caso si tratta di una sofferenza meniscale, ci sarebbe bisogno di un intervento di pulizia chirurgica che si può benissimo rinviare all’estate e che non ha certo impedito al Pallone d’oro di fare collezione di premi nella passata stagione. Anche per lui niente seleçao, come Pato, e riposo attivo a Milano in attesa del recupero completo per il prossimo periodo di fuoco (in dieci giorni Siena, Livorno, Parma e Arsenal da affrontare in sequenza). Un altro, al posto di Ancelotti, tenuto conto della squalifica di Gilardino, si sarebbe rivolto a qualche santuario. E invece il nostro che spesso fa di necessità virtù, è convinto di poter recuperare per domenica prossima Pippo Inzaghi, effettivamente pronto dopo la micro-frattura subita nel derby (scontro con Samuel) sperando anche in un mezzo miracolo di Ronaldo.

Il fenomeno viene segnalato a Madrid per svolgere le funzioni di padre, dovrebbe presentarsi a Milanello mercoledì pomeriggio ma nessuno si illude sul fatto che possa tornare utile alla patria rossonera nel momento del bisogno. Meglio arruolare il primavera Paloschi, già promosso durante le esibizioni contro il Catania. Chi lavora tutti i giorni, anche durante le feste comandate, è Gattuso: sta bruciando le tappe.

Chi vuole scommettere sulla guarigione record di Rino, lo faccia pure.

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