da Roma
Oggi in Vaticano cè anche Emmanuel III Delly, patriarca di Bagdad dei Caldei. Pronto a ricevere la berretta cardinalizia dalle mani di Benedetto XVI. Un evento carico di significato simbolico che - ha spiegato ieri lo stesso Delly - vuole essere, nelle intenzioni del Papa, un gesto damore che lanci un messaggio di pace e riconciliazione a tutto il popolo iracheno senza distinzione tra sunniti, sciiti, curdi e cristiani.
Delly ha compiuto 80 anni lo scorso 6 ottobre e quindi è cardinale non elettore. Ieri, durante la riunione pre-concistoro, il Papa gli ha espresso «grande gioia» nel conoscerlo e gli ha ricordato che la sua elevazione a cardinale è «un segnale di riconciliazione tra i popoli e in particolare tra i cristiani e tutti i musulmani. Perché lIrak è un caro paese».
Il patriarca di Bagdad ha ringraziato il Pontefice «perché la dignità di cardinale che il Santo Padre mi ha concesso non è data alla mia povera persona, ma a tutti gli iracheni, sia quelli che ancora vivono nel Paese sia quelli emigrati». Il neocardinale ha parlato poi del suo grande amore per lIrak, «Paese che servirò con tutta la mia forza e fino allultima goccia del mio sangue, ma senza distinzione tra i cristiani e gli altri iracheni. A volte i cristiani soffrono di più, ma se una vettura salta in aria per una bomba ammazza tutti, non solo i cristiani».
Il patriarca iracheno diventa porporato
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.