Un protocollo dintesa per contrastare le rapine in banca e rendere le filiali più sicure è stato firmato ieri dal direttore dellAssociazione bancaria italiana, Giuseppe Zadra, e il prefetto di Roma, Achille Serra. La capitale si aggiunge alle altre 70 province italiane in cui un simile accordo è già stato firmato per rafforzare la collaborazione tra istituti di credito e forze dellordine.
Il documento Abi-Prefettura di Roma contiene alcune importanti novità che, nella capitale e in tutte le altre province dove laccordo è già operativo, «contribuiranno a rendere meno esposti al rischio-rapine gli oltre 30mila sportelli dove ogni giorno si recano migliaia di cittadini ed impiegati», ha spiegato Zadra, precisando che «la sicurezza è una priorità fondamentale per le banche italiane che ogni anno investono circa 800 milioni di euro per perfezionare e potenziare le misure di protezione allo sportello, anche grazie allintensa collaborazione con le Forze dellordine. Lalto numero di rapine che si registrano in Italia, però, è anche frutto della circolazione di denaro contante che da noi è decisamente superiore che nel resto dEuropa per via del minor utilizzo di strumenti di pagamento moderni e più efficienti come le carte. Per questo motivo ridurre lampia circolazione di denaro contante è un passo importante per contrastare in modo significativo il fenomeno delle rapine e garantire più sicurezza, non solo in banca».
Secondo laccordo tra lAbi e le Prefetture, le banche simpegnano a dotare ogni filiale di almeno tre sistemi di sicurezza tra quelli più moderni ed evoluti (telecamere di sorveglianza, allarmi, vigilanza, metal detector, dispositivo di erogazione a tempo del denaro, ecc.) e di un meccanismo di videoregistrazione in grado di facilitare le forze dellordine nella ricostruzione puntuale degli episodi criminosi e nellidentificazione dei responsabili.
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