Sabrina Cottone
Si scrive centri illegali, si legge moschea di viale Jenner e campi nomadi. E Letizia Moratti, candidato sindaco della Casa delle libertà sostenuta dalla Lega, assicura di aderire pienamente alle richieste sulla sicurezza che arrivano dai lumbard: «Viale Jenner? La Lega chiede di chiudere tutte le strutture illegali e credo abbia ragione». I leghisti hanno inviato un programma in cinque punti alla Moratti e il ministro ha sottoscritto un impegno pieno su qualità della vita, servizi sociali, traffico, sicurezza e immigrazione. Anzi, la signora rivendica una sostanziale sintonia: «Su molte delle problematiche che la Lega propone per Milano abbiamo lavorato insieme come sul tema della sicurezza e quello del sostegno alla famiglia. Il nostro è stato ed è un lavoro comune». E dal palco degli stati generali del Carroccio milanese, svoltisi ieri sera nel palazzo della provincia di via Corridoni, la candidata rilancia unintesa senza dubbi: «Con la Lega avremo una Milano più sicura, perché il ritorno alla legalità è fondamentale per la nostra città».
La Moratti non ha incontrato per una manciata di minuti Umberto Bossi, il segretario della Lega al quale ha chiesto di essere capolista del Carroccio a Milano per sostenere ancora più pienamente la sua candidatura a sindaco. Per il momento il Senatùr frena: «Io capolista? Con tutti quelli più belli di me che ci sono. Vediamo...». In ogni caso la scelta della Lega di candidarsi alle amministrative con la Casa delle libertà è stata confermata durante il consiglio federale di ieri pomeriggio, e in particolare per Milano. «Nei grandi Comuni corriamo con la Cdl» ha ribadito Bossi durante il vertice della Lega. Il Senatùr ha molto insistito sul progetto Cinecittà, partito a Milano su ispirazione della Lega: «Grazie alla cinematografia nasceranno tanti posti di lavoro e porteremo il nome di Milano in tutto il mondo».
Il sostegno alla Moratti è confermato anche da Matteo Salvini, il battagliero capogruppo in consiglio comunale che sarà tra i candidati di punta della Lega alle amministrative: «Ha condiviso punto per punto le nostre proposte e noi le portiamo in dote i voti delle periferie con i quali vincerà». Salvini non rinuncia però alla polemica con Albertini: «Speriamo che su sicurezza e immigrazione la Moratti sia più incisiva in tema di sicurezza e immigrazione, su cui lattuale sindaco non ha fatto ciò che avrebbe dovuto e potuto». È chiaro che lambizione (per altro mai nascosta) della Lega sarebbe lassessorato che si occupa di questi temi e che al momento è in mano allazzurro Guido Manca. E tra i nomi in pole position per lincarico (Sicurezza o un altro assessorato specifico) cè il segretario provinciale, Massimiliano Orsatti, che non correrà alle amministrative.
È chiaro che dopo i risultati deludenti delle politiche, la Lombardia ha più che mai un ruolo centrale per il Carroccio.
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