Patto con il Senatùr , Podestà: "Mi darà i suoi 220mila voti"

La Lega manda sms agli iscritti: "Tutti alle urne". E Penati attacca il Pd: "Non si vince nei salotti". Il candidato del Pdl: "Ora Penati minaccia di querelarmi? E' l'effetto-bocciatura"

Patto con il Senatùr , Podestà: 
"Mi darà i suoi 220mila voti"

«Umberto Bossi mi offre tutti voti dei leghisti». E il Senatùr, continua Guido Podestà, è «uomo d’onore»: «Domenica sarò con lui a Pontida e ringrazierò gli uomini del Carroccio». Già, qualcosa come 220mila consensi targati lega al secondo turno saranno per Guido Podestà. Che non ha alcun timore ad affrontare il ballottaggio. E mentre Matteo Salvini (Lega) ha già spedito 5mila e passa sms per invitare a votare Guido Podestà, Filippo Penati minaccia di querelare il candidato Pdl-Lega alla Provincia di Milano se non accetterà il confronto tv. Secondo Penati, Podestà avrebbe detto il falso sulla condanna del Garante per la Comunicazione ai danni del presidente uscente. Podestà riconferma quanto detto e chiosa, «nessun confronto tv con un uomo senza stile e senza serenità». Intanto Penati attacca i vertici del Pd: «Non si vince nei palazzi e nei salotti.

Né a Dario Franceschini né a nessun altro sarà consentito di non ascoltare e di ignorare le istanze che arrivano dal territorio». Contro Penati si scaglia anche il segretario del Prc milanese, Antonello Patta: «Perderà perché guarda a destra».

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