Cronache

PAURA A BOLZANETO

«Un errore di esecuzione». È questa la definizione usata ieri in procura a proposito della pista privilegiata dagli inquirenti per spiegare il lancio del razzo negli uffici della società farmaceutica adiacente alla caserma della polizia di Bolzaneto. Una frase che rafforza la convinzione che il «cecchino» abbia sbagliato mira nel tentativo di centrare il distributore di carburante all’interno della struttura della polizia. Seppure non si escluda alcuna ipotesi, ll’ipotesi più accreditata resta quella dell'attentato contro la caserma del VI reparto mobile di Bolzaneto, simbolo delle violenze del G8.
Il sostituto procuratore Cinzia Perroni, titolare dell'inchiesta, ha disposto una serie di accertamenti su quanto rimane del razzo. C'è da capire se si tratti di un razzo segnalatore per navi mercantili oppure se sia riconducibile ad un’imbarcazione di dimensioni più piccole. Si sta inoltre cercando di valutarne le caratteristiche. Per questo motivo al gabinetto di polizia scientifica, con una serie di apparecchiature specifiche, si sta cercando di ricostruire la gittata e il comportamento dell'artifizio quando, anzichè essere sparato in aria, viene sparato contro un possibile bersaglio come è avvenuto lunedì mattina. Nel corso delle indagini si cercherà anche di trovare quale sia stato il luogo esatto dal quale è stato sparato il razzo. Un punto sarebbe già stato individuato, ma dovranno essere eseguite una serie di prove.
Non è escluso che per verifiche che richiedono attrezzature più sofisticate, alcuni accertamenti possano essere eseguiti anche al gabinetto della polizia scientifica di Roma. Intanto alla digos si conducono accertamenti su personaggi riconducibili agli ambienti anarchici, anche se - come ribadiscono - tutte le piste restano aperte.
Comunque l’episodio ha scosso la città. «Si tratta di un atto criminale di intimidazione e violenza. Non sappiamo ancora con certezza a chi quel razzo fosse diretto, per questo dovremo attendere il risultato delle indagini», ha dichiarato il prefetto di Genova, Giuseppe Romano, che per oggi pomeriggio ha convocato una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza . Alla riunione - secondo quanto spiegato dallo stesso prefetto - è stato invitato a partecipare anche il dirigente della caserma di Bolzaneto, Maurizio Auriemma.

«Già lunedì - ha aggiunto il prefetto - sono state concordate le prime misure di prevenzione: tra queste, il rafforzamento della vigilanza all'esterno degli edifici delle forze di polizia in città».

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