Paura in metrò, per uno spray in 12 all’ospedale

La Polmetro: «Probabilmente è una bravata»

Paura in metrò, per uno spray in 12 all’ospedale
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Paola Fucilieri

Improvvisi bruciori alla gola e agli occhi, incapacità di respirare regolarmente, terrore. Momentanei ma intensi malori, fastidiosissimi ed enfatizzati dalla suggestione, quella che si crea ogniqualvolta si è sorpresi da un fenomeno inaspettato e sconosciuto, in un ambiente chiuso, insieme ad altre persone, stavolta perdipiù sottoterra. Sono stati attimi di paura vera, infatti, quelli che hanno avvertito un gruppo di tredici persone (tra le quali c’è anche una bimba di 4 anni) nel primo pomeriggio di ieri in una carrozza della metropolitana, sulla linea 2 (la verde). Mancavano una decina di minuti alle 16 quando i passeggeri della carrozza 406 in transito da Loreto a Piola hanno cominciato a sentire appunto intensi bruciori alla gola e agli occhi alla fermata di Loreto. Un viaggio di nemmeno un minuto che sembrava non finire più. Malori che, alla stazione successiva, quella di Piola, hanno costretto tutti ad abbandonare la carrozza in fretta e furia e a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, nonché a recarsi per precauzione all’ospedale. La stazione di Piola è rimasta chiusa dalle 15.50 alle 16.30 (i treni transitavano, ma senza fermarsi), mentre la carrozza in questione è stata staccata dal treno e lasciata su un binario morto a Cascina Gobba per permettere i rilievi di rito.
Secondo la Polmetro quasi sicuramente si è trattato della bravata di qualcuno che ha pensato bene di spruzzare della sostanza urticante. Uno spray, del tipo di quelli antirapina, che conteneva una sostanza irritante ma non nociva.
Tuttavia le cause certe al cento per cento di quanto è accaduto sulla carrozza in questione del treno diretto a Cascina Gobba, nonostante i numerosi controlli di una speciale unità dei vigili del fuoco, sembrano proprio destinate a restare sospese nel vasto limbo delle possibilità infinite. A meno che l’autore o gli autori) del gesto, ora ricercato, non venga riconosciuto e catturato: i poliziotti pensano di poterlo individuare grazie ai filmati delle telecamere della metropolitana.
Quel che è certo, invece, è che i viaggiatori stanno bene: uno di loro ha persino rifiutato le cure mediche. E dopo essersi rivolti ai vari ospedali cittadini (Policlinico, Fatebenefratelli, Niguarda e clinica Santa Rita) più per un giustificato timore che per altro, sono stati tutti dimessi e rispediti a casa.
I controlli dei vigili del fuoco sulla carrozza parcheggiata su un binario morto della stazione di Cascina Gobba hanno dato esito negativo: non ci sono resti di una sostanza piuttosto che quelli di un’altra.

Quindi riacquista valore l’ipotesi investigativa della Polmetro. Soprattutto dopo che gli stessi medici che hanno visitato le persone coinvolte al pronto soccorso dei vari ospedali, hanno avvalorato l’ipotesi dello spray antiaggressione.

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