La Pausini guida la carica delle 50 donne per l’Abruzzo

Milano Innanzitutto l’immagine, qui in una sala di San Siro, è davvero straordinaria: tutte, o quasi, le migliori cantanti italiane, le più famose e le più brave, sedute una di fianco all’altra davanti ai fotografi. Da Laura Pausini a Gianna Nannini. Da Iva Zanicchi a Loredana Bertè. Da Elisa a Malika Ayane. E poi Arisa, Alessandra Amoroso, Donatella Rettore, Ivana Spagna. «E Mina? Sarebbe bello che intervenisse», dice la Pausini. Insomma saranno loro le protagoniste del concerto che il 21 giugno le porterà a San Siro per raccogliere fondi a favore dei terremotati in Abruzzo. Obiettivo: raccogliere almeno un milione di euro. Destinazione: la ricostruzione della scuola Edmondo de Amicis de L’Aquila e per l’onlus «Aiutiamoli a vivere». In prima fila, di fianco alle primedonne Pausini, Elisa, Nannini e (arrivata solo dopo) Fiorella Mannoia, c’era pure il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che ha commentato: «È un’iniziativa straordinaria e credo che sia la prima volta che una cinquantina di donne dello spettacolo si esibiscano a San Siro. La scuola, in questo momento, ha una funzione formativa ma anche di aiuto per superare il trauma del terremoto». L’idea di un evento così è venuta qualche settimana fa a Laura Pausini che si è messa d’impegno come lei riesce a fare ed eccolo qui il risultato: più di cinquanta cantanti, tutte donne, saliranno sul palco (prestato dai Depeche Mode) per un concerto che è un evento unico se non altro perché parte con il piede giusto. Ieri, durante la conferenza stampa, l’impressione netta è stata questa: tutti i soldi raccolti finiranno dove devono finire e poco contano i sospetti di una Loredana Bertè più polemica del solito: «Speriamo che i soldi arrivino, magari portiamoli noi. Non pensino solo alle chiese ma alle case della gente». Mah. Come ha spiegato, scherzosa ma stizzita Iva Zanicchi, «Conosco Loredana dal 1823 e bisogna prenderla così com’è, in toto». In ogni caso ci ha pensato la Pausini: «Non ci sono altri intenti: vogliamo cantare per l’Abruzzo. Garantiamo che i soldi ricavati dal concerto saranno utilizzati in modo corretto a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, ci mettiamo la nostra faccia». Idem la Nannini: «Ci sarà trasparenza assoluta». Ma ci sarà anche molta visibilità, a dimostrazione che l’evento non è di quelli che si dimenticano tanto in fretta (e poi è organizzato da Live Nation di Roberto De Luca, uno che di grandi concerti se ne intende). Innanzitutto, potrebbero essere installati anche megaschermi a L’Aquila, in modo che i cittadini possano seguire l’evento in diretta. E poi tredici tra le principali radio italiane (da Deejay a RadioRai, da Rtl 102.5 a Radio 24) trasmetteranno il concerto a segnale unificato per una platea potenziale di circa trenta milioni di spettatori. Infine anche Mtv Italia e Mtv Mobile powered by Tim hanno garantito il loro supporto con uno speciale dettagliato. E comunque non è escluso, fanno sapere gli organizzatori, che ci sia una diretta televisiva anche se «le trattative sono ancora in corso».

Intanto oggi si aprono le prevendite: il costo dei biglietti è di 25 euro per prato, primo anello laterale, secondo e terzo anello e 150 euro per il primo anello in tribuna rossa (senza diritti di prevendita). Il tutto esaurito, quello è un obiettivo concreto.

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