Pavia, l'omicidio di Chiara è un giallo. Ris al lavoro

La Scientifica ancora al lavoro nella villetta di Garlasco della famiglia Poggi. Ieri raccolte tracce biologiche, oggi allo studio degli inquirenti l'esame dell'impronta di una scarpa da ginnastica vicino al cadavere

Pavia, l'omicidio di Chiara 
è un giallo. Ris al lavoro

Pavia - Passano i giorni. Le novità non arrivano. Resta avvolta nel mistero la fine di Chiara Poggi, la 26enne assassinata lunedì scorso nella villetta di famiglia di Garlasco. Il Ris di Parma sta continuando anche oggi i rilievi dattiloscopici in casa Poggi alla ricerca di nuovi indizi. Da quel poco che è trapelato, l’autopsia sul corpo della 26enne svolta ieri dal medico legale Marco Ballardini all’ospedale civile di Vigevano, avrebbe confermato che l’omicidio è avvenuto tra le 9.30 e le 11 e che il killer l’avrebbe colpita quattro volte con "grande ferocia" sulla testa con un corpo contundente lungo una ventina di centimetri. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata e i carabinieri hanno spostato le loro ricerche nelle numerose rogge intorno alla villetta di via Pascoli.

Le impronte Per quanto riguarda il fatto che alcune impronte di parte di una suola di scarpa rilevate dalla Scientifica dei carabinieri in una chiazza di sangue nella villetta potrebbero essere compatibile anche con una calzatura da ginnastica da donna, sembra aver allargato, e non ristretto, il numero di eventuali sospettati. Quello che sembra ormai certo è che la stagista, neolaureata a pieni voti, sia stata uccisa da una persona che conosceva che l’avrebbe colpita alla testa appena ha varcato la soglia di casa, avrebbe continuato a infierire fino a farla stramazzare lungo le scale che scendono alla tavernetta e l’avrebbe poi finita con un colpo alla nuca ancora più forte dei precedenti che le ha sfondato il cranio. Forse la giovane ha cercato di ripararsi dai colpi, forse c’è stata una breve collutazione, ma l’assassino ha sferrato colpi secchi e violentissimi che non le hanno dato scampo.

Interrogatori Oltre ad Alberto Stasi, 24 anni, fidanzato da quattro anni con

Paola e persona che l’ha ritrovata morta, i carabinieri hanno interrogato ieri anche due cugine della vittima: Paola e Stefania, gemelle 23 anni. Ma al momento anche su di loro, da quanto trapela, non ci sarebbero sospetti.

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