Payne pronto per Venezia: "Spero di non farmi nemici"

Il regista sarà presidente della giuria alla Mostra. E il Locarno film festival lo premia col Pardo d'onore

Payne pronto per Venezia: "Spero di non farmi nemici"
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da Locarno

Da premiato con il Pardo al giudice che, ai primi di settembre, distribuirà Leoni a Venezia. Il senso di Alexander Payne (foto) per i premi - a proposito, ha vinto due Oscar per la migliore sceneggiatura per Sideways e Paradiso amaro - è quello di chi ha molto buon senso. "Fanno piacere, è indubitabile. Sono una dimostrazione di stima che spinge ad andare avanti però non sono come tanti colleghi che ne fanno una ragione di vita. Ho 64 anni e punto a imitare Manoel de Oliveira arrivando a 105 con altri quattro decenni di cinema. Insomma basta sapere di aver fatto un buon lavoro". E il suo è stato eccellente se il Locarno film festival, diretto da Giona Nazzaro, gli regala il riconoscimento più importante, il Pardo d'onore.

Oggi festeggiato, domani presidente della giuria che a Venezia dovrà esprimere un verdetto sui molti film in gara. "Alberto Barbera ha preparato un programma fittissimo. Gliel'ho detto che mi farà tornare a casa con qualche nemico. Troppi titoli e registi di primo piano. Prego Dio solo che i titoli siano tutti eccellenti e non ci siano sorprese negative. Meglio la selezione in alto che l'esclusione per insufficienza". Giura di non aver visto ancora niente perché odia link e computer. "Detesto vedere i film sul piccolo schermo. Mi vedo già alle otto e mezza con un bel caffè a gustarmi le proiezioni. Intanto mi interrogo su quale sia il mio ruolo". In che senso, scusi... "Non ho mai deciso se il presidente di giuria deve imporre i suoi gusti e il suo giudizio oppure filtrare i pareri degli altri giurati e, ovviamente, aggiungervi il proprio". Non sarà un presidente-dittatore quindi. Ma Payne non si ferma qui. "A febbraio inizieranno le riprese di un film che gireremo in Danimarca, nello Jutland, sulle difficoltà di una donna norvegese (Renate Reinsve) sposata a un uomo danese. Abbiamo riscritto la sceneggiatura che mi era stata passata nel 2019 perché non andava bene.

Ora, dopo qualche film americano, girerò in Europa". E non c'è solo questo progetto. "Dopo quasi trent'anni ho deciso di regalare una seconda puntata a un film che ho fatto nel 1999. Election avrà un sequel ma per i dettagli è presto".

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