Valeria Arnaldi
Hanno dormito in strada dentro i sacchi a pelo o stretti nelle giacche, usando zaini e borse come cuscini. Sono i tanti fans della pop star Madonna, che, ieri, hanno affollato i box-office Ticket One - unici rivenditori autorizzati - di Roma per acquistare i biglietti della tappa italiana del tour, il 6 agosto allo Stadio Olimpico. Per lo più trentenni quelli in fila da Messaggerie Musicali in via del Corso, dove la coda è iniziata mercoledì a mezzogiorno. In molti hanno chiesto permessi al lavoro usando le scuse più varie, dal principio di influenza a non meglio precisati problemi familiari. In pochi hanno detto la verità per timore, non tanto di non ottenere il permesso, quanto di dover comprare i biglietti per altri. «Non mi sembrerebbe giusto prenderli per chi è non è qui, togliendoli a chi ha fatto tanta fila» dice Maurizio Damasso, 30 anni, dopo oltre 26 ore dattesa. Online sul sito della star da martedì, i biglietti dovevano essere venduti ai box-office dalle 12 di ieri, ma il sistema informatico, per i numerosi accessi, è andato in tilt e lattesa si è prolungata di quasi due ore. «È una vergogna - per Gianfranco Magnifico, pizzaiolo, 30 anni -. Non cè organizzazione.
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