«Il Pd evoca esiti drammatici e violenti con accostamenti ai momenti più tragici della storia italiana del Novecento». E il capogruppo Gabriele Gronda, con unesternazione molto dura, paragonando lItalia alla Grecia, diffida i consiglieri di centrodestra dallunirsi al corteo dei lavoratori: «Non vi vogliamo con noi perché siete dalla parte di un governo che sta provocando una crisi sociale dalle conseguenze drammatiche». Invece, il capogruppo di Rifondazione, che rappresenta gli operai, è molto più pacato. «Ci vuole senso della misura - ha ammonito Paolo Scarabelli - perché cè una crisi mondiale della cantieristica».
«Apprezzo lintervento misurato del comunista Scarabelli, ma non posso accettare i toni estremi del democratico Gronda né lezioni di democrazia da chi evoca la violenza - ha replicato il sindaco di Casarza Ligure e consigliere pdl Claudio Muzio - Come ho fatto per i cantieri di Riva Trigoso e i suoi lavoratori sono venuto a manifestare solidarietà ai lavoratori di Genova Sestri Ponente, anche a nome dei miei concittadini di Casarza Ligure. Credo di avere il diritto e il pieno titolo di manifestare insieme agli operai, perché abbiamo fatto una battaglia comune anche per Riva Trigoso».
Il consiglio provinciale ieri mattina è durato unora e mezza con la battaglia tra maggioranza e minoranza. Poi, quasi tutti via a piedi, passando da Tursi fino a Principe per fare la «rivoluzione» in piazza, pardon, tra i binari, con il gettone in tasca. Ci doveva andare pure il presidente Repetto, che però allultimo minuto è stato trattenuto da una riunione a Palazzo Spinola. Al suo posto, fra gli operai della Fincantieri e dellindotto, cera la vicepresidente Marina Dondero, in tandem con il presidente del consiglio comunale Guerello, una sfilza di assessori provinciali e molti rappresentanti che siedono sui banchi del centrosinistra. Sul fronte del centrodestra, invece, cè stata una spaccatura. Insieme a Muzio, cera solo lavversaria di Repetto, Renata Oliveri. Gli altri non sono andati. Assenti Idv e Udc, presenti il capogruppo verde Spanò, di Sel Fraccavento e di Rifondazione Scarabelli.
«Non sono voluto andare alla rivoluzione o al corteo degli operai - ha spiegato il vice capogruppo pdl Bianchini - perché ci si deve muovere quando si chiede di far crescere una realtà nuova e non quando ci sono da fare battaglie di retroguardia. Se non ci sono le commesse per nuove navi, nessun corteo potrà risolvere la situazione di crisi». «Resto in provincia a lavorare - ha aggiunto il capogruppo arancione Massimo Pernigotti - penso che sia la migliore prova di solidarietà, che è scontata per i lavoratori, ma anche di serietà nel rispetto di quelli che mi hanno eletto». «Chiederò allopposizione in Parlamento - ha annunciato Repetto - di presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Tremonti.
Il Pd evoca scenari di violenza Rifondazione: ci vuole misura
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