Pd, Marino si candida e "arruola" Englaro Ma è polemica: "Non fa il bene del partito"

Il chirurgo-senatore scende in campo contro Franceschini e Bersani e si porta dietro il papà di Eluana. Sfida alla Binetti: "Si candidi anche lei così vedremo da che parte sta la maggioranza del popolo del Pd". Pannella esulta

Pd, Marino si candida e "arruola" Englaro 
Ma è polemica: "Non fa il bene del partito"

Roma - "Si, mi candido, e con me sono in tanti...". Così il chirurgo-senatore Ignazio Marino, intervenendo alla festa del Pd di Roma ha confermato la propria candidatura alla segreteria del Pd contro Franceschini e Bersani. E, a scanso di equivoci, ha aggiunto di "non puntare certo al secondo posto". Tre candidature per la segreteria porteranno il Pd ad avere un congresso "che fa finalmente chiarezza" su molti punti, in modo che il Pd "possa avere l'ambizione di un respiro maggioritario, e cioé quello di avere delle posizioni condivise dalla maggior parte dei cittadini", ha detto Marino, "nuovo" alla politica e del tutto fuori dall'apparato storico piddino. Marino ha ricordato i numerosi temi a cui nei mesi scorsi il Pd ha avuto posizioni diverse, da quelli bioetici all'immigrazione. "C'é necessità di chiarezza - ha detto - e se arriviamo a un confronto vero, e avremo molti più iscritti al partito, avremo una opportunità straordinaria per fare chiarezza". Solo così il Pd può avere "l'ambizione", ha spiegato Marino, "non dico di avere la vocazione maggioritaria, ma un respiro maggioritario" e cioé una posizione "condivisa dalla maggior parte dei cittadini".

Il Pd, ha ricordato, su tanti temi essenziali non ha saputo parlare con una voce sola, per esempio sull'immigrazione e i respingimenti. Il testamento biologico, ha sottolineato il senatore, è allora "solo la cartina tornasole delle difficoltà del Pd ad assumere una posizione chiara". Il metodo che propone Marino è di confrontarsi e poi votare e decidere a maggioranza, su tutti i temi compresi quelli di bioetica dove finora valeva la libertà di coscienza. "Dopo di che - ha aggiunto - ognuno si impegna a supportare le decisioni prese". Insomma, insiste, la sua candidatura "sarà un'opportunità per il Pd", perché obbligherà al confronto e a fare finalmente "chiarezza" su temi come "l'immigrazione, la sicurezza, il lavoro, la scuola, la ricerca, i diritti".

E sulle alleanze dice che "al momento il Pd non può fare a meno di alleati se vuole puntare al governo del paese", ma basta con le "coalizioni confuse, come lo fu l'Unione", dovrà essere vincolante il programma. Marino sa che non dovrà puntare solo sui temi bioetici, ma certo sono quelli che hanno caratterizzato finora la sua battaglia per la laicità. E infatti ecco annunciare il tesseramento di Bettino Englaro al Pd a sostegno della sua candidatura. Per non parlare dell'entusiastico appoggio espresso oggi da Marco Pannella. Infine la sfida a Paola Binetti: "si candidi anche lei - conclude sorridendo Marino - così vedremo da che parte sta la maggioranza del popolo del Pd". 

La polemica: così non fa il bene del partito "Il senatore Ignazio Marino ancora una volta scombina le carte e non fa il bene del Partito Democratico". E' l' opinione di Fulvio De Nigris, fondatore dell' associazione onlus 'Gli amici di Luca' che, anche attraverso la Casa dei Risvegli di Bologna, si occupa dei problemi del coma. "Già sul 'caso Eluana' aveva spaccato il Partito insistendo su idratazione e nutrimento artificiale (ostinatamente e inutilmente definite terapie rispetto ai reali bisogni delle famiglie che vivono il problema di una persona in stato vegetativo), ora ritorna col nominare Beppino Englaro, futuro iscritto Pd, 'eroe civile' ", afferma De Nigris in una nota. Ma il Pd, sottolinea, "non ha bisogno di essere diviso da Beppino Englaro, né di italiani che hanno vissuto l'America senza guardare all'Italia, o di alimentare protagonismi ed esternazioni di immagine, quanto di recuperare i propri valori, le parole chiave dell'uguaglianza e dei diritti, guardando con rispetto alla tradizione e con coraggio al rinnovamento.

Ha bisogno di persone carismatiche e di esperienza quali Pierluigi Bersani, di facce nuove come la Debora Serracchiani, di chi si rimbocchi le maniche e sappia anche interpretare il dolore e i bisogni di quanti sono nel disagio e convivono con la malattia, senza trincerarsi dietro il tecnicismo della scienza".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica