Pd, dopo le primarie tutti scappano dalla Regione

Il centro lombardo più avanzato per la diagnosi e la cura dei tumori, ma anche per patologie neurodegenerative come l'Alzheimer: siamo a Monza. All'ospedale San Gerardo che primo in Italia a curare e guarire il primissimo caso grave di influenza A, oggi può vantare un altro primato, quello di essere il primo ospedale del nord Italia che produce al suo interno i radiofarmaci. Protagonista assoluto della struttura, collocato all'interno di un bunker, è il ciclotrone, un macchinario imponente di nome e di fatto, che mediante l'accelerazione di particelle e il loro impatto su un bersaglio, produce il radioisotopo da cui si ottiene il radiofarmaco. Alla guida di questa struttura d'eccellenza dell'università Milano Bicocca e della Regione Lombardia, un medico prestato al management: la professoressa Cristina Messa, docente di diagnostica per immagini e di radioterapia. La Lombardia con questa Fondazione inaugura un nuovo modello di gestione tra pubblico e privato, tanto che il nuovo laboratorio sarà a costo zero per lo Stato, in sostanza si autofinanzierà. Cedendo parte della struttura in gestione alla ditta vincitrice della gara d'appalto, l'olandese Iba Molecular (una delle tre maggiori aziende al mondo produttrici di ciclotrone) l'università infatti si sgrava di una parte ingente di costi. La società, dal canto suo, attraverso l'erogazione del servizio, esercita la sua attività di produzione e commercializzazione dei radiofarmaci, oltre a entrare in un network accademico di prestigio. Una struttura voluta e finanziata dalla stessa Regione che dei 7 milioni di euro. Ma per il San Gerardo ci sono anche altre novità. Dopo i dubbi sollevati i giorni scorsi, la Regione ha confermato che per il 2015 saranno terminati i lavori di ristrutturazione dell’ospedale monzese (costati 170 milioni di euro), che garantiranno la protezione antisismica al nosocomio. «È un grande traguardo - ha commentato Roberto Formigoni -. Quello di Monza è un polo oncologico avanzato dove i pazienti avranno a disposizione le strumentazioni più innovative e moderne che ci sono sul mercato in un connubio straordinario dove la ditta privata produce i farmaci, l'Università li utilizza per la ricerca e l'ospedale per la cura dei pazienti». Non a caso il San Gerardo solo negli ultimi 10 mesi ha avuto il 17 per cento in più di accessi da parte di pazienti che arrivano da fuori regione rispetto allo scorso anno.
«Il progetto prevede anche - puntualizza Cristina Messa - un laboratorio di pre-clinica, dove studiare il cosiddetto «farmaco intelligente» per arrivare a una terapia personalizzata». Le aspettative sono alte.

«Mi auguro che la Regione Lombardia possa esportare questo modello ed essere d'esempio per altre realtà italiane - ha commentato il viceministro Ferruccio Fazio -. La tecnologia in medicina è talmente avanzata che ho proposto che in ogni ospedale accanto al direttore sanitario ci sia anche un direttore tecnico che si occupi solo di strumentazioni».

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