Il Pd soffia sul fuoco, Pisapia fa il pompiere

Il sindaco incontra prima i consiglieri e poi gli assessori: dopo 150 giorni è già tutti contro tutti. I mal di pancia. "Basta, non siamo in serie B. La giunta trovi il tempo per dialogare con il consiglio"

Il Pd soffia sul fuoco, Pisapia fa il pompiere

Nel mirino c’è anche il vicesindaco Maria Grazia Guida. Che avrebbe, per dire, la delega ai «Rapporti con il consiglio comunale». Ma tra inaugurazioni, incontri con le associazioni e persino le dodici comunità musulmane della città, sembra che abbia retrocesso in «serie b» il confronto con i consiglieri della maggioranza. Per loro, a quanto sembra, non trova mai il tempo. Neanche Piefrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, sarebbe tra i più veloci a rispondere alle richieste dei colleghi che sono rimasti in aula (nel vecchio mandato lui era il capogruppo). Promosso l’assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran, che ogni settimana invia report dettagliati sull’avanzamento dei progetti. Gli attriti sul Pgt con l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris sono invece la goccia che ha fatto traboccare il vaso e portato il sindaco a rinsaldare una squadra fin troppo litigiosa dopo appena quattro mesi di governo. Ieri pomeriggio in sala giunta l’incontro con il gruppo consiliare del Pd, in serata quello con gli assessori. Per correre ai ripari dopo le polemiche iniziare con la manovra Irpef, proseguite su Ecopass, moschea, aree Expo. E con un altro scoglio in vista: la previsione di bilancio 2012, una finanziaria che sarà di lacrime e sangue e il centrosinistra in aula farà i conti con un ostruzionismo dell’opposizione serratissimo. La parola d’ordine è evitare altri scivoloni. Ma i consiglieri del Pd ieri in oltre un’ora di confronto hanno ribadito che bisogna riparare lo scollamento tra assessori e consiglio. «Non siamo i loro nemici, devono fidarsi e condividere i piani invece di presentarli all’ultimo e chiedendoci di votarli senza riserve» la protesta più diffusa. Consiglieri stanchi di conoscere i progetti della giunta dai giornali («anche la comunicazione è importante»). E il Pd non vuole più mettere la faccia da solo su provvedimenti impopolari da cui Idv e sinistra radicale - che non hanno assessori in giunta e accusano la mancata condivisione sulle scelte - in alcune situazioni hanno preso le distanze senza compromettere l’esito del voto finale, visto che contano uno o due numeri. Il sindaco alle ultime riunioni di maggioranza - da Ecopass al Pgt - non si è nemmeno presentato. «Tocca a lui fare da regia - commenta un piddino -, gli abbiamo chiesto di riunire la maggioranza ogni due settimane per anticipare le strategie ed evitare fughe in aula».
«Si è trattato di un normale incontro tra il sindaco e il partito di maggioranza - è il commento stringato della capogruppo Pd Carmela Rozza al termine - mi auguro diventi un appuntamento periodico. Abbiamo fatto il punto dei primi mesi di governo con l’obiettivo di migliorare i rapporti tra la maggioranza e la giunta visto che finora abbiamo dovuto lavorare in emergenza». È stata «una riunione molto bella in cui abbiamo rinnovato un impegno comune - ha assicurato il sindaco - fino a questo momento siamo stati presi dalle emergenze, ora dobbiamo procedere in un cammino condiviso come in passato. Si tratta di trovare un momento di confronto continuo su ogni tema».
Il centrodestra di fronte agli autogol della maggioranza si frega le mani. «La riunione del pomeriggio con i consiglieri del Pd e ancora di più quella in serata con gli assessori dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che questa maggioranza che da soli 150 giorni governa Milano è in rissa perenne.

E il sindaco deve intervenire come se fosse al governo da 4 anni» sintetizza il vicepresidente Pdl dell’aula Riccardo De Corato. L’«ultima sceneggiata - prosegue - è quella che Pisapia definisce un “confronto continuo“, mentre per noi non si può parlare che di rissa continua, così come la vedono i milanesi».

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