E ora tutti rinnegano Giovanna. La Melandri capolista in Liguria? Una settimana fa non cerano dubbi. Per qualsiasi esponente del Pd, la ministra era la candidata migliore possibile. La più bella, la più brava, la più ligure. Ora tutti se la vogliono togliere dai piedi. Nessun bisbiglio, nessuna voce anonima. Lo dicono, anzi lo scrivono su carta intestata, e lo firmano tutti i massimi esponenti del Pd, tutti gli eletti, persino i sindacati e i lavoratori delle principali aziende liguri.
Per primi i consiglieri regionali che «pur apprezzando limpegno e il contributo di Giovanna Melandri», pregano Walter Veltroni e Dario Franceschini di riprendersela, di «aderire alla richiesta di scegliere il seggio parlamentare Lazio 1 da parte della medesima Giovanna Melandri». La campionessa è già diventata «la medesima» per Moreno Veschi, Minella Mosca, Claudio Gustavino, Ezio Chiesa, Ubaldo Benvenuti, Luigi Cola, Antonino Miceli e Michele Boffa. I delegati e i lavoratori del cantiere di Riva Trigoso scrivono a Veltroni, Melandri e Tullo, per chiedere che venga lasciato il posto a Lorenzo Forcieri, che ha sempre assicurato «grande presenza e interesse» per i problemi della Fincantieri e in particolare per il programma Fremm.
Pure «gli iscritti e gli elettori Pd che lavorano in Oto Melara» chiedono di spedire la Melandri in Lazio ritenendo questa scelta «utile per attenuare lamarezza del dopo voto, espressa con genuina sensibilità politica da molti lavoratori». I sindaci e gli eletti Pd, i coordinatori di Spezia e Tigullio, il presidente della Provincia della Spezia scrivono al «caro Walter» e per conoscenza al coordinatore regionale Mario Tullo.
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