Pronti, via. E Burlando si trova la grana Asl già sulla scrivania. Il gruppo del Pdl è già pronto alla sfida e hanno presentato uninterrogazione sulle spese facili della Asl3 in tema di propaganda. Quella marea di spot e pubblicità, soprattutto in periodo elettorale, è stata censurata pesantemente dallAutorità garante delle comunicazioni (Agicom). Una massiccia campagna che ha trovato spazio sulle principali testate giornalistiche liguri e sulle emittenti radiotelevisive locali. Lo stesso Giornale, unico citato in termini spregiativi da «Il Fatto Quotidiano» di Antonio Padellaro, ha ospitato redazionali della Asl3. Spazi pagati che però avevano effettivamente lobiettivo di informare i cittadini dei nuovi servizi offerti dalla Asl, dalla cardiologia allangioplastica. Con la positività di chi acquista spazi pubblicitari, gli articoli puntavano comunque sempre a fare informazione. Assai diverso è il contenuto degli spot spesso trasmessi in tv. Il direttore generale Renata Canini compariva sempre in prima persona, annunciando gli obiettivi raggiunti e i nuovi servizi offerti e sottolineando anche in piena campagna elettorale che tutto era stato possibile «grazie alla regione Liguria». Uno spot palese per il candidato Burlando.
I consiglieri del Pdl che hanno presentato linterrogazione, primo firmatario Gino Morgillo, puntano il dito contro la violazione della par condicio evidenziata dallAgicom e mettono allangolo il presidente rieletto: «Il bilancio della Asl3 per il 2010 prevede ancora pesanti tagli e poi andiamo a spendere 640mila euro per la comunicazione istituzionale? Peggio se oltre al danno ai cittadini risulta anche essere stata violata la legge».