Pdl, avanti con la costituzione L’ultima tappa: lasciare i simboli

Il vecchio logo resiste sul sito di An, mentre Fi valorizza quello nuovo. Lunedì Verdini e La Russa fisseranno le regole della casa comune

da Roma

L’appuntamento è stato fissato dal presidente del Consiglio in persona. Lunedì prossimo 18 agosto si riunirà la commissione per lo statuto del Popolo della Libertà. La nave del Pdl, quindi, è già salpata e la rotta ben disegnata. Ma, alla partenza, i marinai si sono veramente lasciati alle spalle il loro passato fatto di vessilli identitari? Ci sono due modi per rispondere a questo interrogativo: consultare i siti Internet dei due principali partiti che compongono il Pdl e l’agenda delle manifestazioni.
In rete, a prima vista, Forza Italia non esiste più. Digitando l’indirizzo della formazione azzurra (www.forzaitalia.it) compare il sito «Verso il Popolo della Libertà» con una foto del premier che assicura federalismo fiscale e riforma della giustizia per settembre. Più in basso un link al programma stilato da Verdini per la costituzione dei coordinamenti territoriali del Pdl. Per trovare la vecchia Forza Italia bisogna cliccare il vecchio simbolo sulla parte destra della pagina iniziale. Insomma, gli azzurri ci credono eccome.
Le cose cambiano un po’ se si visita www.alleanzanazionale.it dove campeggia il volto del presidente della Camera Gianfranco Fini. Il simbolo del partito è in alto sulla destra. È un po’ piccolo ed è inserito nel contesto dello slogan della campagna elettorale («Più sicuri. C’è Alleanza».). Il nuovo logo del Pdl ha spazio e dimensioni di tutto rispetto accanto al link che porta ai blog territoriali, ma molto vicino a un altro link che consente di acquistare il libro fotografico di Giorgio Almirante del quale ricorre il ventennale della scomparsa. Il passato e il futuro qui si mescolano molto più che nel sito degli alleati, segno che per il popolo aennino la propria storia riveste ancora un significato particolare.
Anche per questo motivo Silvio Berlusconi vuole spingere sul pedale dell’acceleratore. In tutti i sensi. Il premier, che ha accettato il consueto invito alla Festa di Azione Giovani (in programma dal 10 al 14 settembre a Roma) avrebbe chiesto al leader del movimento giovanile di An, il ministro Giorgia Meloni, di aggiornare il simbolo del proprio gruppo. Eliminando quella torcia tricolore che ha accomunato la gioventù di destra dalla Giovane Italia in poi e che ricorda gli irredentisti dell’Istria e della Dalmazia.
Cosa deciderà il volitivo presidente di Azione Giovani ancora non si sa, ma c’è un altro dato che risalta nel percorso tracciato verso il Pdl. Forza Italia, a parte l’ormai tradizionale Scuola di formazione politica di Gubbio in agenda a settembre, non ha appuntamenti autonomi e ha puntato tutte le sue fiches sulla Festa nazionale del Pdl in programma a Milano alla fine del prossimo mese. An, invece, celebrerà la tradizionale «Festa tricolore» a Mirabello, in provincia di Reggio Emilia, dal 28 agosto al 7 settembre. Dibattito di apertura «L’attualità di Giorgio Almirante».


In ogni caso, lunedì prossimo Forza Italia, guidata dal coordinatore Denis Verdini, e Alleanza Nazionale, affidata alla reggenza di Ignazio La Russa, dovranno mettere nero su bianco le regole della nuova casa comune. Per il 10 settembre, invece, è fissata la riunione del comitato costituente dove i due maggiori partiti saranno rappresentati secondo la proporzione 70-30%. Indietro non si torna.

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