Como - "All’interno della maggioranza di governo ci sono solo piccole incomprensioni". E' quanto ha affermato, secondo quanto riferito da alcuni studenti, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento all’università telematica Ecampus a Novedrate in provincia di Como. Il premier, a quanto si è appreso, ha parlato a braccio per una ventina di minuti, dopo gli interventi e le presentazioni del rettore dell’ateneo e del suo direttore.
Il dibattito interno In un corposo editoriale il Secolo d'Italia ieri avevaspiegato che "sono due i problemi del Pdl: la legalità, da una parte, e la Lega dall’altro". "Ma è la Lega il problema dentro il Pdl" in cui si sottolinea come "Berlusconi sbaglia a pensare di sostituire Fini con Casini perchè il problema del Pdl non si chiama Fini ma Lega, un partito che impone la propria linea alla maggioranza e che talvolta agisce nel governo con propri uomini 'imputati' al Pdl". Se il Pdl si staccasse dalla Lega, più che dar vita ad un terzo polo la via sarebbe quella di un’alleanza con Casini. "Se il Pdl potesse essere autonomo dalla Lega, Casini potrebbe ben essere la forza politica che sostituisce non Fini, ma la Lega". "Fini esce dal Pdl? Sarebbe ora", ha oggi replicato il Giornale. Secondo Vittorio Feltri, infatti, "il dato che emerge dal dibattito è il seguente: o Berlusconi smette di fare il Berlusconi, e si adatta alle logiche dei partiti classici, ottocenteschi, oppure sarà scissione. Tertium non datur. Poiché è scontato che Silvio non accetterà mai di diventare un uomo politico vecchia maniera, non avendone le caratteristiche, dobbiamo allora ipotizzare che sia imminente una frattura nel Pdl". Feltri conclude, rivolgendosi ai finiani: "Non ce la fate a resistere in panchina? Andate. Andate in pace. E che la pantomima sia finita".
Farefuturo: "Non bastava Forza Italia?" Dura la replica della fondazione finiana FareFuturo: "Ribaltiamo la domanda: ma se Silvio Berlusconi voleva davvero un movimento a sua immagine e somiglianza, se voleva un comitato elettorale e non un partito con tutte quelle fastidiosissime regole democratiche, perché mai ha deciso di sciogliere Forza Italia e costruire qualcosa di più grande, di più complesso? Perché non si è accontentato del suo decorosissimo 23,7 per cento? Perché ha sentito l'esigenza politica di fondare un nuovo partito? E perché, soprattutto, di farlo con qualcun altro?".
La battuta alle laureate Incontra a Novedrate gli studenti dell'Università telematica Berlusconi ironizza sulla laurea di Antonio Di Pietro e sull’aspetto di Rosy Bindi. Secondo quanto riferito dai partecipanti all’incontro, a porte chiuse per la stampa, il premier parlando degli studi avrebbe sottolineato come una stranezza il fatto che quando "Di Pietro faceva gli esami, li superava, e quando si è laureato, nessuno al suo paese sapeva niente". Subito dopo avrebbe aggiunto: "Quando li sostenevo io e li superavo e quando mi sono laureato, tutti lo sapevano e partecipavano ai festeggiamenti".
Sulla Bindi sarebbe invece intervenuto presentando alla platea una giovane laureata col massimo dei voti e "bella", che "non somiglia" all’ex ministro del Pd. Immediata la replica della Bindi che, pur "facendo i complimenti alle studentesse per il conseguimento della laurea", prende atto "con tristezza" della "logora ripetitività".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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