Il Pdl contrattacca: "La più grande manifestazione democratica sono le elezioni"

Il vicepresidente della Camera Lupi: "Veltroni se ne faccia una ragione: la più grande manifestazione democratica di questo Paese c’è stata il 13 e 14 aprile". Alemanno: "Ho il sospetto che sia una manifestazione conservatrice". Polemica sui partecipanti: dal Pd cifre folli

Il Pdl contrattacca: "La più grande manifestazione democratica sono le elezioni"

Roma - Veltroni va in piazza con la sinistra e il Popolo della Libertà contrattacca. "Veltroni se ne faccia una ragione: la più grande manifestazione democratica di questo Paese c’è stata il 13 e 14 aprile 2008 quando gli italiani hanno scelto, con una larghissima maggioranza di consensi, Silvio Berlusconi alla guida dell’Italia", dice  il vice presidente della Camera Maurizio Lupi.

Alemanno: "Manifestazione conservatrice" "Ho un sospetto: che questa sia una manifestazione conservatrice, cioè finalizzata a non far cambiare l’Italia e a non darle una prospettiva di sviluppo, conservando una sorta di status quo. Credo che tutti i manifestanti debbano fare un attento esame di coscienza". È il commento del sindaco di Roma Gianni Alemanno che, dalla Casa di San Bernardo a Roma, luogo scelto per la due giorni della maggioranza capitolina, dà il suo giudizio sulla manifestazione del Pd in corso a Roma. Alemanno sottolinea di aver "fatto di tutto per accogliere bene i manifestanti, come è nostro dovere, e come ha fatto Veltroni, da sindaco, per la nostra manifestazione di An. Noi abbiamo fatto altrettanto anche con qualche forzatura, perchè il Circo Massimo non è un luogo dove, abitualmente, si concludono le manifestazioni". "Tutte le manifestazioni - conclude Alemanno - meritano rispetto e ascolto".

Rotondi: "Due terzi del paese è col governo"
"Quanto è banale la sinistra che dà un significato al fatto che un terzo degli italiani ci tiene sulle scatole: è normale in un Paese democratico che molta gente detesti il governo e abbia pure voglia di scendere in piazza contro". Lo afferma, in una nota, il ministro per l’attuazione del Programma Gianfranco Rotondi. "L’anomalia del momento è che il sentimento un pò volgarmente da me descritto riguarda solo un terzo degli itailani. Due terzi a favore del governo sono un record mondiale imbattibile e, forse, anche un pò imbarazzante. A questo punto -conclude Rotondi- si godano la piazza che a noi non dà nessun fastidio, tant’è che in poco più di cento giorni abbiamo già realizzato alcuni impegni essenziali del nostro programma di governo".

Quagliarello: "D'Alema ha finito la luna di miele con la realtà" "È l’onorevole D’Alema ad aver concluso la luna di miele con la realtà, se mai era iniziata. E probabilmente ha sbagliato frequenza su cui sintonizzarsi: cosa pensa l’Italia l’abbiamo visto il 13 e 14 aprile, ed è quella stessa Italia che continua a pronunciarsi ogni giorno a favore del governo", dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato. "Pur di non prenderne atto - prosegue - il Pd si attacca a qualsiasi pretesto, e dopo aver messo in piedi il partito pigliatutto ora ha inventato la manifestazione pigliatutto. Da settimane si attaccano al tema del giorno pur di racimolare gente da portare in piazza: prima hanno gridato al razzismo, ora si ergono a difensori di una scuola e un’università fallimentari e di privilegi insopportabili, come l’analisi dei bilanci degli atenei sta dimostrando ogni giorno di più. Non sarà un pomeriggio in piazza con Di Pietro - conclude Quagliariello - a cambiare la realtà".

Ronchi: "Veltroni, la campagna elettorale è finita" "In Italia, oggi c’è un governo libero e democratico. Si rassegni: ha perso. Non basta il ricorso all’offesa e alla demagogia per irretire studenti, lavoratori e famiglie. La manifestazione di oggi è la dimostrazione dell’infinita pochezza di questa sinistra. Veltroni, in realtà, con le sue parole offende la libera scelta di milioni di italiani". Lo dice il Ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, che avverte: "Veltroni si rassegni, ha perso e continuerà a perdere". "La denigrazione dell’avversario fa parte della cultura degli sconfitti -ammonisce- Mi auguro che i riformisti del Pd sappiano ritrovarsi e restituiscano al Paese una opposizione seria. La messa in scena di Veltroni non è altro che una farsa. Denigrare, ridicolizzare, insultare significa semplicemente non avere idee".

Cifre "folli" sulla piazza Il Pdl attacca l’iniziativa del Circo Massimo, e contesta sia i numeri della piazza sia i contenuti del discorso del segretario Pd. Subito dopo l’annuncio degli organizzatori sui 2 milioni e mezzo di partecipanti, arriva il sarcasmo: "Finalmente la cifra folle è stata pronunciata: 2 milioni e mezzo", dice il deputato Ignazio Abrignani. "Vorrei ricordare agli organizzatori della manifestazione del Pd che il montepremi record del Superenalotto è stato già assegnato. Possono mettersi l’anima in pace e smettere di dare i numeri". Rincara il senatore Guido Viceconte: "Qualcuno fermi gli organizzatori del Pd. A forza di spararle così grosse rischiano di crederci per davvero". E per il Pdl in ogni caso la manifestazione «non cambia affatto le cose e soprattutto non risolve i problemi degli italiani», dice Isabella Bertolini: "Mentre i cittadini sono alle prese con una congiuntura economica difficile e con una crisi finanziaria senza precedenti Veltroni pensa solo a come risolvere i suoi gravi problemi di convivenza all’interno del Pd, oltre che con gli altri partiti dell’opposizione. Nascondere le difficoltà dell’opposizione con la piazza non basterà a Veltroni per arginare l’emorragia di consensi e di credibilità del Pd".

Cicchitto: al Circo massimo non più di 300mila Anche Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, è polemico: "Non il sottoscritto, ma il Sole 24 ore afferma, cifre alla mano, che il Circo Massimo può contenere circa 300mila persone: per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, 2 milioni e mezzo di persone sono un sogno". Comunque, conclude Cicchitto, "quello che è in discussione non è la capacità della sinistra di organizzare manifestazioni, ma la sua capacità di governare, che è vicina allo zero. La conferma di questa valutazione è data dal discorso di Veltroni: un’ora di retorica e demagogia, senza alcuna novità, originalità e proposte praticabili; dall’altro lato l’eterogeneità della piazza, nella quale c’era tutto ed il contrario di tutto, da Marini a Di Pietro. Capiamo che D’Alema deve fare vedere che si è ristabilita una luna di miele tra lui e Veltroni, ma per farlo ha commesso un eccesso di zelo". Cicchitto conclude: "Mentre la manifestazione del centrodestra che si svolse il 2 dicembre del 2006 era rivolta ad un governo già in difficoltà, questa di oggi, invece, si contrappone ad un governo ed ad una maggioranza parlamentare che non hanno incrinature. Quindi questa manifestazione si risolve in una esercitazione per mascherare le profonde differenze all’interno del centrosinistra e dello stesso Pd".

Bocchino: rispetto, ma consenso al Pdl resta A giudizio di Italo Boccino, vicepresidente vicario dei deputati Pdl, "la piazza merita rispetto politico e potrebbe anche aiutare psicologicamente il pd, ma di certo non cambia gli equilibri del consenso tra centrodestra e centrosinistra in Italia".

"Per avere più voti - aggiunge- Veltroni, più che riempire la piazza dovrebbe riempire di contenuti l’opposizione, fino ad oggi oscillante tra riformismo e radicalismo antiberlusconiano. Sarebbe un bene per il Paese se questa manifestazione liberasse Veltroni dai condizionamenti e portasse il pd al tavolo del dialogo costruttivo".

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