«Ecopass va abolito. Raccogliamo le firme per chiedere al sindaco di revocare un provvedimento inutile per l’ambiente e dispendioso per le tasche dei milanesi e dei cittadini dei Comuni limitrofi che devono entrare in città per lavorare - l’appello dell’assessore regionale al Commercio Stefano Maullu (nella foto) che ieri ha dato il via alla raccolta firme per l’abolizione della congestion charge -. Il Comune vuole trasformare Ecopass in un ticket di 5 euro per tutti, mentre commercianti e artigiani ribadiscono il loro no secco. Faccio presente che i veicoli commerciali incidono solo per il 10% sull’inquinamento dell’aria a Milano». Alla petizione - le firme raccolte al gazebo di piazza San Babila tutti i sabato di ottobre e novembre dalle 14.30 alle 19.30 (oppure online www.ecotassnograzie.it)- aderiscono anche 12 sindaci dell’hinterland milanese: Segrate, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Bollate, Senago, San Zenone al Lambro, Zelo Surrigone, Calvigansco, Pogliano Milanese, San Colombano al Lambro, Tribiano e Truccazzano.
«È giusto - ha proseguito l’assessore Maullu - coinvolgere cittadini e associazioni affinché possano esprimersi su una misura che rischia di mettere a dura prova l’economia della città. Per evitare il pagamento del pedaggio, in questo anni, le aziende hanno investito per rinnovare il parco auto. Mezzi che non costano meno di 30mila euro l’uno». Investimenti che, secondo un’analisi dell’Unione del Commercio, sono superiori a quelli fatti dai cittadini sulle auto private per una spesa complessiva di oltre 200 milioni di euro. «Ecopass - fa eco il vicepresidente del consiglio comunale Riccardo De Corato - è stata una sperimentazione utile in questi 3 anni e mezzo, ma ormai i milanesi hanno cambiato il loro parco auto. Anche il 17% di auto in meno nel centro storico sono un bel risultato, ecco perché è giunto il momento di abolire Ecopass, anche perché al referendum sono andati a votare meno della metà dei milanesi».
L’assessore comunale all’Ambiente Pierfrancesco Maran stronca sul nascere l’iniziativa, in nome della volontà popolare: «C’è stato un referendum a giugno che ha chiesto se fare la congestion charge. Chi era contrario poteva votare in quell’occasione e avrebbe avuto più effetto che raccogliere le firme oggi». Maran ha poi ribadito che Ecopass da solo «non può risolvere alcunché.
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