Il Pdl fa largo ai giovani In campo i governatori e il paladino dei bambini

Contatti avviati con Antonio Marziale, dell’Osservatorio dei minori. Posto sicuro per Formigoni (Lombardia) e l’ex Fitto (Puglia)

da Roma

La formazione delle liste dei candidati nel Popolo della libertà sta seguendo un percorso analogo a quello dell’elaborazione del programma. La cautela nel collocare personalità e competenze giuste nel posto giusto fa il paio con la parsimonia fin qui mostrata nel far trapelare gli elementi costitutivi del programma di governo.
Il tratto distintivo delle candidature è comunque già intuibile: una sintesi di esperienze esterne e interne al Parlamento. Nel quadro «esogeno» sono già definiti alcuni nomi. In primis, quello di Eugenia Roccella, portavoce del Family Day. Si tratta di una risposta politica alle critiche avanzate al Pdl da parte dell’asse centrista, deciso ad accreditarsi come unico custode dei valori della vita e della famiglia. Esterna al mondo della politique politicienne è Michela Vittoria Brambilla, animatrice dei Circoli della libertà, imprenditrice e incarnazione dell’istanza di rinnovamento che ha pervaso il centrodestra nei mesi scorsi fino alla formazione del nuovo soggetto politico da parte di Silvio Berlusconi e di Gianfranco Fini. Un progetto del quale (si vocifera) potrebbero far parte altri volti nuovi (ma non per i teleschermi): Angela Sozio e Peppino Di Capri.
In quest’ottica si inquadrano pure i contatti con un altro esponente della cosiddetta «società civile», Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio nazionale sui diritti dei minori. «Dopo il mio intervento al Maurizio Costanzo Show nel quale ho espresso la volontà di costituire un partito dedicato alla difesa dei minori sono stato tempestato di e-mail e di altre manifestazioni di consenso», racconta al Giornale aggiungendo di essere stato contattato nei giorni scorsi dal Pdl al quale «ho confermato la mia disponibilità visto che sin dal ’94 sono politicamente da quella parte e con il quale spero di candidarmi per contrastare gli abusi».
Il tema dei valori inteso anche come apertura alle culture differenti senza derive relativiste è rintracciabile anche nei contatti portati avanti con personalità come Fiamma Nirenstein e Souad Sbai. Nel novero delle candidature ci sono poi i «ritorni» eccellenti di politici che hanno contribuito materialmente a determinare la caduta del governo Prodi. Lamberto Dini, sicuramente, e Domenico Fisichella, molto probabilmente, rafforzeranno le schiere del Pdl.
Ultimo, ma non meno importante capitolo, è quello del rinnovamento della classe dirigente riservando maggiori spazi a candidati non estranei al Parlamento o alla politica. È il caso di Enrico Musso e Renata Oliveri, giunti al ballottaggio nelle amministrative genovesi del 2007.

Stesso discorso per il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni (che dovrebbe essere riproposto come capolista al Senato a Milano) e per i giovani coordinatori regionali azzurri Raffaele Fitto e Maria Stella Gelmini.

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