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Il Pdl fa quadrato intorno a Denis Verdini: «Contro di lui un coro di voci senza civiltà»

Tutto il Pdl fa quadrato attorno al suo coordinatore Denis Verdini dopo che i maggiori quotidiani italiani ieri hanno pubblicato stralci del verbale di interrogatorio nel quale il deputato ammette di aver intercesso presso il ministro delle Infrastrutture Matteoli per la nomina di Fabio De Santis a funzionario per la gestione dei grandi eventi. Quest’ultimo, nell’interrogatorio di garanzia ha negato pressioni dell’imprenditore Riccardo Fusi e favori alla Btp.
«Il coro orchestrato contro Verdini è giunto a livelli che contrastano con la deontologia professionale e con la sussistenza di un minimo di civiltà. All’amico Verdini va non solo la mia solidarietà, ma anche quello di tutto il partito e di tutti i nostri elettori», ha replicato il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi. Anche l’altro «triumviro» Ignazio La Russa ha espresso la propria solidarietà denunciando «un’offensiva mediatica di gran lunga superiore perfino alle attenzioni della magistratura» e dicendosi sicuro che «quanto prima Denis uscirà a testa alta dall’inchiesta dimostrando la sua totale estraneità alle accuse», e manifestando gratitudine per aver «continuato a lavorare tenacemente, efficacemente e duramente al progetto del Pdl, senza mai mollare un solo giorno».
Unanimemente solidali anche i capigruppo alla Camera e al Senato. «È inaccettabile l’attacco a Denis Verdini fatto utilizzando per la quarta volta gli stessi materiali», ha dichiarato Fabrizio Cicchitto. «Non c’è alcuna rilevanza penale in ciò che si legge sui giornali in riferimento a Denis Verdini. Sconcerta la pubblicazione di verbali di colloqui con i magistrati dopo la pubblicazione di intercettazioni estranee a qualsiasi profilo investigativo», ha aggiunto Maurizio Gasparri.
«Veramente non capisco cosa c’è di strano se uno dei coordinatori del mio partito, toscano come me, mi indica una persona», ha detto il ministro Altero Matteoli in un’intervista al Corriere. «In realtà - ha precisato - De Santis fu scelto perché era a Palazzo Chigi e si diceva che lì c’erano i migliori». Matteoli ha inoltre sottolineato la propria buona fede.
Di «sciacallaggio violento e continuo» ha invece parlato il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, evidenziando che «bisogna avere il coraggio di dire basta ai processi svolti sui giornali con l’unico scopo di distruggere o di denigrare l’avversario politico». Il ministro Raffaele Fitto ha invece «respinto al mittente ogni tentativo di infangare il suo nome e la sua attività politica al servizio del partito e, quindi, del Paese».
Ovviamente polemico il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario.

«La solidarietà a Verdini, indagato dai giudici di Firenze, da parte di mezzo Pdl sembra far intendere che anche per lui sia allo studio un decreto interpretativo sulle dichiarazioni rese spontaneamente al gip», ha commentato. «I colonnelli del Pdl - ha aggiunto - non si rendono conto, a prescindere dalle responsabilità personali di Verdini, che siamo di fronte a un sistema marcio».

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