A Bologna il Pdl fa quadrato attorno alla candidatura di Giancarlo Mazzuca nella corsa alla poltrona di primo cittadino del capoluogo emiliano dopo le dimissioni del Pd Flavio Delbono, dimesso dopo lo scandalo a luci rosse Cinziagate. Lappello allunità del centrodestra, rivolto soprattutto allUdc, è arrivato ieri dal presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: «Quella dellex direttore del Resto del Carlino è una candidatura vera», ha detto Gasparri. Che ha aggiunto: «Bologna non è un caso isolato: lUdc sta cercando di imporre un proprio candidato. Io invece dico che Mazzuca, pur essendo un parlamentare del Pdl, è una persona che conosce bene la città, stimata per i suoi connotati civici e il suo non essere uomo di partito. Quindi potrebbe essere il nome sul quale far convergere tutte le forze dellopposizione. Casini lo conosce bene - conclude Gasparri- e credo che farebbe bene a sostenere una candidatura così qualificata e qualificante per la città». Dello stesso avviso anche il deputato bolognese del Pdl Giuliano Cazzola: «Nel Pdl è scoppiata la voglia di unità tra tutte le forze dellopposizione, anche per chi nel 1999 osteggiò la convergenza sullex sindaco Guazzaloca. Ma - avverte lex esponente Cgil - Mazzuca non è un taxi, su cui si può salire o scendere. Tocca a lui fare un passo nei confronti delle altre forze di opposizione». Nei giorni scorsi proprio lo stesso Guazzaloca aveva ridimensionato la candidatura Mazzuca come «paracadutata da Arcore».
Daccordo anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi: «Il Pdl, davanti allinaspettata emergenza delle dimissioni del sindaco di Bologna Flavio Delbono, ha messo in campo due candidati straordinariamente validi come Mazzuca e Anna Maria Bernini alla presidenza della Regione».
Il Pdl fa quadrato su Mazzuca: «LUdc lo appoggi»
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