Pdl: "Fini incollato alla poltrona, ferisce le istituzioni"

Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, commentra le dichiarazioni di Fini al Tg di La7: "Gli italiani vedono lo spettacolo avvilente di un Fini incollato alla sua poltrona, come i vecchi politici di un tempo che credevamo superato". La Russa: "Le elezioni anticipate possono essere evitate solo se si realizzerà una maggioranza politica sincera"

Pdl: "Fini incollato alla poltrona, ferisce le istituzioni"

Roma - "A maggior ragione dopo le sue dichiarazioni di stasera al Tg de La7, gli italiani vedono lo spettacolo avvilente di un Fini incollato alla sua poltrona, come i vecchi politici di un tempo che credevamo superato". Lo dice Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. "Pretende di avere botte piena e moglie ubriaca - aggiunge - tenersi la poltrona, e insieme ferire e terremotare le istituzioni, piegandole alle esigenze della sua fazione. Nessuno gli chiede nè gli ha mai chiesto (ci mancherebbe) di rispondere a una maggioranza - prosegue - ma il punto è che lui deve essere super partes, e non può fare da capo dell’opposizione rimanendo sul seggio più alto di Montecitorio, trasformando la terza carica dello Stato nel palco di un permanente comizio antigovernativo, condito anche da insulti ormai quotidiani. Questo è inaccettabile - conclude - e del tutto privo di precedenti nella politica italiana. Nessuno era arrivato a questo punto".

La Russa: "Non si vota se la maggioranza è sincera" "Le elezioni anticipate possono essere evitate solo se si realizzerà una maggioranza politica sincera che consenta al governo di rispettare gli impegni che ha preso con gli elettori". Lo ha detto Ignazio La Russa intervistato in diretta dal Tg1. Riferendosi a Gianfranco Fini il ministro della difesa ha detto che "decidere se rimanere presidente della Camera oppure no è una sua prerogativa. Quando avrà termine la legislatura però non dipende da lui". La Russa ha sottolineato che se si realizzerà una maggioranza politica sincera "non ci sarà bisogno di chiedere le elezioni anticipate al presidente della Repubblica. In caso contrario chiederemo con forza al Capo dello Stato di poterci rivolgere agli elettori che sono sovrani in democrazia". 

"Fli è un evidente caso di necrofilia" "Stiamo tollerando che aderenti ad un altro gruppo parlamentare dicano che il Pdl è morto, mentre loro stanno ancora nel governo. È un evidente caso di necrofilia", ha proseguito La Russa. "Gianfranco Fini e gli aderenti al Fli debbono sentire il bisogno di sostenere le loro tesi senza essere attaccati alle poltrone. Il presidente della Camera deve scegliere qual è il suo ruolo: capo di un partito, oppure uomo delle istituzioni? Non può fare l’una e l’altra cosa".  

Napoli: "Fini è come dr Jekyll e mr Hyde" "Il presidente della Camera fa l’arruffapopolo la domenica, a Mirabello, e poi si presenta da Enrico Mentana, 48 ore dopo, per leggere il Regolamento della Camera agiato come il ’libretto rossò di Mao Zedong. Fini è come il dr. Jekyill e Mr Hyde se ritiene di poter essere un presidente della Camera super partes di giorno, e un aggressivo capo partito di notte". Lo afferma in una nota il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, aggiungendo che "la vicenda di Fini sta spolpando le istituzioni svuotandone il ruolo di terzietà rispetto agli attori politici". "L’illusione di essere insieme arbitro e giocatore è una tragica illusione: Fini - osserva - ha frantumato in pochi mesi gli equilibri e la prassi costituzionale sulla neutralità delle istituzioni che durava dal 1946. I danni che il suo comportamento sta provocando al Paese sono inestimabili e stupisce come il PD e le opposizioni, sempre pronti a invocare il rispetto delle istituzioni, siano muti di fronte al saccheggio che ne fa il presidente della Camera".

Bersani: "Fini è parte di questo litigio" "Fini è un esponente del centrodestra e fa parte di questo litigio che sta avvenendo nel centrodestra, così la vedo". Lo ha detto il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando a L’Aquila alla festa Democratica della Cultura.

"Dopodichè - ha osservato il leader Pd - Fini è presidente della Camera e quello che non è accettabile è che Berlusconi pensi di avere a disposizioni le istituzioni. Finchè non abbiamo la costituzione di Arcore - ha chiosato Bersani - la nostra non funziona così". 

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