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Il Pdl «frena» Mantovani Berlusconi prende tempo

«Voglio sentire il partito». Silvio Berlusconi non ha ancora deciso chi sarà il nuovo coordinatore regionale e cioè se Guido Podestà dovrà sobbarcarsi fino in autunno la doppia fatica di occuparsi del partito e guidare la Provincia. Il candidato in pole position per la successione è ormai da tempo Mario Mantovani, senatore, sottosegretario e sindaco di Arconate. Il leader del Pdl lo ritiene il più adatto, ma in un recente colloquio ha rimandato la decisione a data di destinarsi, proprio per il desiderio di parlarne con i vertici locali del Pdl.
Il punto è che tra i collaboratori del presidente del consiglio in molti temono Mantovani, perché non radicato negli oliati ingranaggi del Pdl. Così, se si troverà una soluzione unitaria, il nuovo coordinatore potrebbe arrivare a breve, cioè entro la fine del mese. Se al contrario non si raggiungerà l’unanimità sul nuovo nome, Podestà rimarrà coordinatore, in base alla logica che niente è più definitivo del provvisorio. Insomma, sembra che Formigoni dovrà formare la giunta con gli attuali vertici.
Un coordinatore forte potrebbe servire a bilanciare l’espansionismo della Lega al Pirellone. Non tutti nel partito sono però di questo avviso. Al contrario c’è chi ritiene che in questa fase sia preferibile un coordinatore morbido, di mediazione, che mantenga buoni rapporti con il Carroccio, anche a costo di perdere qualche posto in giunta, tradizionale appannaggio dell’area vicina a Cl, per mantenere ruoli chiave in settori strategici come l’Expo o in regioni come il Veneto, in cui i risultati elettorali sono stati peggiori e le capacità contrattuali più esigue.
I possibili successori di Podestà continuano a scaldarsi. Il nome più gettonato resta quello dell’europarlamentare Licia Ronzulli, molto stimata in ampi ambienti del Pdl e che gode anche dell’apprezzamento del presidente della Regione. Segue Mario Valducci, presidente dei Club della libertà. Un’ipotesi è Luigi Casero, che lascerebbe libero l’incarico di coordinatore cittadino, oltre tutto al momento delegato al Tavolo Milano che affiancherà la Moratti. In molti hanno pensato a Paolo Romani, anche se il viceministro alle Comunicazioni e assessore del Comune di Monza all’Expo 2015 è già ampiamente impegnato.
Tra le soluzioni si ipotizza anche un triumvirato, simile a quello che guida il partito a livello nazionale. Gli esponenti più accreditati sono in questo caso Mario Mantovani, Giancarlo Serafini e Massimo Corsaro, che ha già dato prova di sé come vicecoordinatore regionale.
A opporsi a una decisione in tempi rapidi sono tutti coloro che vogliono chiudere la partita della giunta dalle attuali posizioni di forza, senza dover scontare eventuali ridimensionamenti dettati dai risultati del voto. Inoltre il partito del rinvio fa notare che non ci sono appuntamenti decisivi in vista, se non le Comunali del 2011, per le quali è già stata trovata una soluzione che accontenta tutti senza scontentare nessuno.

Il tavolo Milano, che si riunirà a partire da lunedì, ospita tutti gli esponenti politici rilievo del Pdl: Formigoni, Casero, Lupi, Mantovani, Abelli, Podestà, Romani, La Russa e Corsaro. Toccherà a loro delineare le strategie che decideranno il futuro di Palazzo Marino.

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