Pdl, invito con ultimatum per finiani e Udc: «Si decide, dentro o fuori»

Malumori e qualche mal di pancia nel Pdl alla vigilia della riunione di maggioranza sul bilancio cui è stata invitata anche la consigliera di Fli Barbara Ciabò. All’ordine del giorno gli emendamenti al bilancio (in tutto 889, di cui 14 di Fli) e le strategie d’aula per arrivare all’approvazione del documento entro il 15 gennaio. «Non si tratta di una riunione di capigruppo - precisano dal Pdl - ma di un vertice per chiarire gli schieramenti». Nessun riconoscimento politico per Fli, sia chiaro, ma al contrario una verifica, per tracciare linee di confine fuori e dentro la maggioranza. Bruciano ancora i voti di Fli «regalati» all’opposizione e le dichiarazioni sul futuro candidato sindaco. «Domani ascolteremo le posizioni e le richieste di modifiche al bilancio - spiega il capogruppo del Pdl Giulo Gallera - e chiederemo a Udc, Fli e Api se si considerano nella maggioranza o meno». Accettata di fatto la presenza di Fli al vertice di maggioranza - indispensabile per garantire l’approvazione del bilancio - il Pdl lancia un ultimo avvertimento: «Chiederemo a Fli coerenza. Vedremo se chi è stato eletto nella maggioranza dopo 4 anni e mezzo di lavoro è ancora coerente con il mandato degli elettori». Parati gli strali del fuoco amico, il Pdl guarda all’opposizione che ha presentato 889 emendamenti: «Siamo aperti ad ascoltare le proposte del Pd e lavorare per uno o due grandi provvedimenti migliorativi, come un fondo anticrisi - continua Gallera -. Il bilancio, e poi il pgt sono la sfida di chi vuole dimostrare cultura di governo». Il tempo stringe, fatti gli accordi sugli emendamenti si punta all’ok entro il 15 per poi concentrarsi sul Pgt da approvare entro il 14 febbraio.
Tranchant Marco Osnato, vicecoordinatore cittadino del Pdl, sulla presenza di Fli al vertice di lunedì: «L’unico consigliere di Fli ha dichiarato di non ritenersi più parte della maggioranza - attacca - non capisco cosa vengano a fare lunedì se non a trattare partite elettorali. Fossi il sindaco mi preoccuperei di compattare il Pdl». Forse sarebbe meglio per il partito cercare di serrare le fila piuttosto che rincorrere qualche «percorella smarrita». Diverso il rapporto con l’Udc: «Pasquale Salvatore non ha mai attaccato la maggioranza e ha sempre mantenuto garbo istituzionale e politico, dispiace che l’Udc non si senta più nella maggioranza».

Dello stesso parere l’europarlamentare Carlo Fidanza: «Dall’Udc ci aspettiamo che lavori per la convergenza di altri consiglieri del terzo polo, ma che Fli partecipi ai tavoli di maggioranza è una contraddizione in termini. Parleremo con altre forze politiche minori dell’area moderata, chiederemo a tutti senso di responsabilità ma non inseguiremo nessuno».

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