Il Pdl lancia la sfida: «Con Letizia» E domani in campo c’è Berlusconi

Dalle case popolari solo a chi è residente in città da almeno dieci anni, come piace alla Lega, agli aiuti comunali distribuiti con quel quoziente familiare (più figli, più soldi) targato Pdl. Dopo le cento cose fatte, domani alle 11 il sindaco Letizia Moratti lancia il programma elettorale per la ricandidatura con una grande kermesse al Teatro Nuovo. In sala attesi tutti i big del partito e al suo fianco sul palco, ma parlerà per ultimo, il premier Silvio Berlusconi. Ancora incerta invece la presenza del senatur Umberto Bossi. Ad aprire la convention il più giovane candidato del Pdl, il 26enne Matteo Forte (detto Teo) che spiegherà le ragioni che spingono un ragazzo a impegnarsi in politica per fare il bene della città, ma sfodererà anche una verve da imitatore ben nota tra colleghe e amici. Nel mirino potrebbero finire proprio Berlusconi, il ministro Giulio Tremonti, qualche esponente milanese e il leader del Pd Pierluigi Bersani. Sul palco prima dei big anche Cristina Vanini, portavoce della lista Giovani per Expo. Dopo di loro prenderanno la parola gli altri esponenti delle istituzioni locali, il governatore Roberto Formigoni e il presidente della Provincia Guido Podestà, il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani e della Lega Giancarlo Giorgetti, poi la scena sarà della Moratti. A chiudere, Berlusconi. Ieri lo staff e i rappresentanti delle tredici liste alleate con il sindaco si sono ritrovati per mettere a punto i dettagli. La richiesta: presenti tutti gli uomini in lista, e basteranno a riempire mezzo teatro. Ma a loro sarà distribuito il «kit del candidato», con gadget e programma da diffondere per tutto il mese nei mercati, circoli e gazebo per l’ultimo sprint prima del voto.
Se per quella elettorale contro i big non ha speranze, il candidato sindaco dei grillini almeno una corsa l’ha già vinta. Gli attivisti del Movimento Cinque stelle che sostiene il ventenne Matteo Calise hanno dormito in camper tutta la notte davanti all’ufficio dell’Anagrafe per essere sicuri ieri mattina di consegnare per primi le liste con i candidati e le firme per le comunali. Il tempo scade oggi alle 12, ma ieri mattina già all’apertura dello sportello comunale di via Larga alle 8 erano già sei le liste in fila: Giancarlo Pagliarini per il federalismo, il Partito Italia Nuova con Armando Siri candidato sindaco, il Partito dei pensionati di Elisabetta Fatuzzo, i «Giovani per Expo insieme a Letizia Moratti» e il Partito comunista dei lavoratori che candida che lancia Fabrizio Montuori sindaco. Ma la sfilata è stata non stop, con lunghe attese nell’atrio. Già consegnate anche le liste di «Milano al centro» degli assessori Terzi e Moioli, Lega Nord, Pdl, Unione italiana Librandi x Milano e Io amo Milano di Magdi Allam a sostegno della Moratti, la lista civica x Pisapia sindaco, Bonino-Pannella, Pd e Sinistra ecologia e libertà (con Pisapia), Forza Nuova per Marco Mantovani sindaco, gli Autonomisti Goisis con Max Loda sindaco.
Il Pdl intanto ha risolto proprio ieri pomeriggio il risiko dei presidenti di zona.

Conferma Micaela Goren Monti per il centro storico, Paolo Zanichelli nella 6, Massimo Girtanner nella 6, Claudio Consolini nella 8, sceglie Norma Iannacone per la 7 e affida a Alessandro Fede Pellone la sfida nella 9, l’unica in mano al Pd.

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